Errore ‘key could not be looked up remotely’: la possibile soluzione
Si chiama keyring, si traduce letteralmente portachiavi e, in ambiente Linux, denota un’applicazione, una serie di file o quant’altro siano adibiti alla gestione delle chiavi digitali dedicate a programmi, servizi o quant’altro. In parole povere qualsiasi cosa inizi o termini per “keyring” ha a che fare con la sicurezza del sistema operativo.
Esistono in particolari alcuni pacchetti “keyring” in ambiente GNU/Linux che gestiscono le firme digitali dei programmi inclusi nei repository di sistema e che possono essere installati tramite il gestore interno (o i gestori interni, se sono più d’uno). Purtroppo un malfunzionamento in un keyring conduce spesso all’impossibilità di verificare l’autenticità dei pacchetti di cui si tenta l’installazione, con il risultato diretto – ottimo, in termini di sicurezza – di rendere la stessa installazione praticamente impossbile.
Ad esempio, ho personalmente riscontrato una situazione del genere tentando di eseguire gli aggiornamenti di sistema per Manjaro Linux in versiole Lxqt, poiché proprio le firme digitali dei pacchetti relativi all’ambiente desktop non potevano essere scaricate correttamente ed automaticamente. La procedura illustrata in basso si applica ad Arch Linux, Manjaro Linux e in generale a tutte le derivate di Arch.
Arch Linux: errore Key [XXX] could not be looked up remotely
Il problema
Durante il tentativo di installazione di un programma tramite un gestore interno – che sia pacman, pamac, octopi o qualsiasi altro -, il download e la verifica delle chiavi fondamentale per procedere all’installazione finale si interrompono con errore
key "ABCDEFGF" could not be looked up remotely
che conduce, come conseguenza diretta, all’errore
La chiave richiesta non è presente nel portachiavi
e alla conseguente impossibilità di portare a termine l’installazione del pacchetto o dei pacchetti richiesti oppure la procedura di aggiornamento di sistema.
La soluzione
In questo caso risulta necessario reinstallare innanzitutto il keyring della distribuzione madre Arch Linux, con il comando da terminale
sudo pacman -S archlinux-keyring
e sincronizzare successivamente l’intero database pacchetti, con il comando
sudo pacman -Sy
A questo punto le chiavi saranno scaricate correttamente e sarà possibile procedere all’installazione dei pacchetti desiderati o all’aggiornamento di sistema. Qualora ciò non dovesse essere ancora sufficiente, è necessario reinstallare anche il keyring dedicato alla specifica distribuzione. Ad esempio, nel caso di Manjaro, bisognerà digitare a terminale il comando
sudo pacman -S manjaro-keyring
E’ tutto!
L’articolo Errore ‘key could not be looked up remotely’: la possibile soluzione appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.
Se vuoi sostenerci, puoi farlo acquistando qualsiasi cosa dai diversi link di affiliazione che abbiamo nel nostro sito o partendo da qui oppure alcune di queste distribuzioni GNU/Linux che sono disponibili sul nostro negozio online, quelle mancanti possono essere comunque richieste, e su cui trovi anche PC, NAS e il ns ServerOne. Se ti senti generoso, puoi anche donarmi solo 1€ o più se vuoi con PayPal e aiutarmi a continuare a pubblicare più contenuti come questo. Grazie!
Hai dubbi o problemi? Ti aiutiamo noi!
Se vuoi rimanere sempre aggiornato, iscriviti al nostro canale Telegram.Se vuoi ricevere supporto per qualsiasi dubbio o problema, iscriviti alla nostra community Facebook o gruppo Telegram.
Cosa ne pensi? Fateci sapere i vostri pensieri nei commenti qui sotto.
Ti piace quello che leggi? Per favore condividilo con gli altri.