Ecco cosa ci lascia l’ultimo Red Hat Summit italiano, tra open-source, futuro e ovviamente AI
Se avete avuto la fortuna di partecipare alle 2 sessioni dell’ultimo Red Hat Summit italiano, svoltosi a Roma il 7 novembre ed il 19 novembre a Milano, avrete notato alcune costanti piuttosto interessanti.
La prima è quanta fame ci sia di open-source. Personalmente sono stato solo a Milano, ma dallo stand Kiratech ho visto transitare un numero di partecipanti visivamente impressionante. Tra operatori, clienti ed appassionati, la quantità di persone, considerato che l’evento alla fine è organizzato da un singolo vendor, è stata davvero rilevante.
L’altra costante è racchiusa in 2 parole, anzi, 2 lettere: AI. Mai come quest’anno si può affermare come l’evento (che è figlio del momento storico che stiamo vivendo e quindi riflette la nostra quotidianità) sia stato assolutamente monotematico. Ogni intervento aveva le 2 fatidiche lettere nel titolo, sebbene la sostanza in tutta sincerità appare sempre quella: non ne abbiamo ancora capito bene tutte le potenzialità o i rischi, ma sicuramente ce l’abbiamo 🙂
Sarà forse un caso l’annunciata acquisizione di Neural Magic proprio da parte di Red Hat?
L’ultima costante, almeno di quelle che ho rilevato, è stata nella ressa finale per accaparrarsi il fatidico cappello rosso: per quanto i tempi passino, le acquisizioni si concretizzino ed ogni tanto ci sia più di qualche perplessità sul suo operato, ad oggi open-source, per lo meno enterprise open-source, vuol dire ancora Red Hat, ed il cappello è ancora rosso.
Bada bene, non blu, ma rosso.
E lo vogliono tutti. E ci mancherebbe, mi verrebbe da dire.
Alcune delle considerazioni di cui sopra sono racchiuse in questo video che l’amico Alessandro, del canale Youtube de la Brigata dei Geek Estinti, mi ha obbligato a registrare dietro minaccia:
Copertina agghiacciante, da predicatore infervorato, audio pessimo, come ogni evento live che si rispetti, e nessun filo conduttore nelle varie riflessioni.
Ma è un video che ha anche dei difetti.
Raoul Scarazzini
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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