Canonical vuole usare kernel Linux più recenti per Ubuntu
Il Canonical Kernel Team (CKT) ha annunciato un grande cambiamento nel processo di selezione del kernel Linux per le future versioni di Ubuntu, un cambiamento radicale nella loro politica di “impegno aggressivo sulla versione del kernel”, che significa che al rilascio di una nuova versione di Ubuntu intende fornirlo con il codice del kernel Linux attualmente disponibile ovvero il più recente.
Indubbiamente è una mossa audace e questa annuncio porta un cambiamento significativo nella selezione delle versioni del kernel Linux per le prossime versioni di Ubuntu. Il Canonical Kernel Team (CKT) mira così ad allinearsi più da vicino con gli ultimi sviluppi del kernel Linux.
Ovviamente questa modifica ha lo scopo di fornire agli utenti di Ubuntu le funzionalità e i miglioramenti più recenti resi disponibili dal kernel Linux anche se ciò significa incorporare versioni RC (Release Candidate) del kernel Linux al momento dello stop allo sviluppo delle versione di Ubuntu.
Storicamente, il processo di selezione del kernel Linux per le versioni di Ubuntu si è sempre attestato su un attento equilibrio tra i programmi di rilascio indipendenti del kernel Linux principale e le rigide tempistiche di rilascio di Ubuntu stesso. Il kernel Linux principale, sviluppato dalla comunità Linux globale, segue un modello vagamente basato sul tempo, rilasciando nuove versioni circa ogni 2 o 3 mesi, a seconda della prontezza e della stabilità.
Al contrario, Ubuntu pianifica le sue versioni con largo anticipo, attenendosi a un rigido ciclo di 6 mesi che raramente cambia, indipendentemente da fattori esterni.
Questa discrepanza nelle filosofie di rilascio ha occasionalmente portato a difficoltà nella sincronizzazione delle nuove versioni del kernel Linux con le date di rilascio fisse di Ubuntu. Attualmente, le nuove versioni di Ubuntu includono la versione stabile del kernel Linux più recente al momento del congelamento del kernel nel ciclo di sviluppo di Ubuntu.
In genere, il CKT attendeva circa 1 mese dopo il rilascio di una versione principale del kernel Linux prima di ritenerla sufficientemente stabile per l’inclusione in Ubuntu, per garantire affidabilità e compatibilità con l’ampia gamma di ecosistemi hardware e software di Ubuntu.
Ad esempio, Ubuntu 23.10 è stato distribuito con il kernel Linux 6.5 quando è stato rilasciato il 12 ottobre 2023. Tuttavia, Il kernel Linux 6.6 è diventato stabile il 30 ottobre 2023. Ubuntu 23.04 includeva il kernel Linux 6.2, ma il kernel Linux 6.3 è uscito meno di una settimana dopo. Se all’epoca fosse stata in vigore la nuova politica di selezione, entrambi le versioni di Ubuntu avrebbero avuto la successiva e più recente versione del kernel Linux.
Ubuntu: il nuovo approccio alle versioni del kernel Linux
Con l’ultimo aggiornamento della politica, il CKT sta virando verso una posizione più aggressiva. Ubuntu ora distribuirà la versione più recente del kernel Linux principale, disponibile alla data di congelamento del rilascio di Ubuntu. Ciò include anche i kernel ancora in fase RC.
Tuttavia, questo approccio presenta dei rischi, poiché tempi di integrazione più stretti potrebbero potenzialmente portare a problemi di stabilità e compatibilità. La nuova strategia categorizzerà le prossime versioni di Ubuntu in diversi stati in base alla fase di sviluppo del kernel Linux al momento del “feature freeze” ovvero del blocco dello sviluppo della nuova versione di Ubuntu per concentrarsi sulle rifiniture finali e risoluzioni dei problemi presentatesi all’ultimo momento. Queste sono al momento le 2 categorie:
- Rilascio ravvicinato: il kernel Linux principale è prossimo alla sua versione di rilascio finale durante il congelamento delle funzionalità di Ubuntu.
- Versione instabile: durante il “feature freeze”, il kernel Linux principale era ancora nelle fasi iniziali della RC, il che indica una maggiore probabilità di modifiche significative e instabilità.
Per gestire i rischi intrinseci di questo nuovo approccio, il Canonical Kernel Team prevede di utilizzare in determinati scenari quello che chiama un “Bridge Kernel”. Cioè si tratta di usare essenzialmente l’ultima versione stabile del kernel Linux che verrà utilizzata temporaneamente quando si prevede che le versioni più recenti del kernel Linux saranno instabili o non supporteranno componenti dipendenti critici come i driver NVIDIA o il file system ZFS.
Per maggiori informazioni sulla nuova strategia del Canonical Kernel Team circa il kernel Linux per Ubuntu puoi leggere l’annuncio ufficiale.
Fonte: https://discourse.ubuntu.com/t/kernel-version-selection-for-ubuntu-releases/47007
Fonte: https://www.omgubuntu.co.uk/2024/08/canonical-announce-major-ubuntu-kernel-change
Fonte: https://www.muylinux.com/2024/08/09/ubuntu-versiones-recientes-linux/
Fonte: https://9to5linux.com/future-ubuntu-releases-will-ship-with-the-latest-and-greatest-linux-kernel
Fonte: https://linuxiac.com/canonical-announces-shift-in-ubuntu-kernel-selection-strategy/
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