Rilasciato l’hypervisor Xen 4.19
Xen è un hypervisor di tipo 1 (detto anche nativo) open source rilasciato sotto licenza GPL noto per la sua capacità di consentire l’esecuzione di macchine virtuali direttamente sull’hardware del computer senza la necessità di un sistema operativo sottostante. Questo lo distingue dagli hypervisor di tipo 2 (detto anche hosted hypervisor) che richiedono un sistema operativo host ovvero la presenza di sistema operativo principale che gira sulla macchina fisica e gestisce le risorse hardware come VirtualBox o.VMware Workstation Player.
In qualità di progetto leader nel campo della virtualizzazione open source, Xen utilizza un’architettura microkernel per gestire in modo efficiente più sistemi operativi in ambienti isolati sulla stessa macchina fisica. Ciò è possibile grazie alla capacità di Xen di allocare direttamente le risorse hardware su ciascuna macchina virtuale.
Gli hypervisor, come Xen, funzionano astraendo processore, memoria e altre risorse di sistema dalle macchine fisiche a una o più macchine virtuali. Questa astrazione consente alle macchine virtuali di funzionare indipendentemente l’una dall’altra, offrendo vantaggi quali efficienza delle risorse, maggiore sicurezza e isolamento tra diversi sistemi operativi. In pratica, ciò significa che un server fisico può simulare più server “virtuali”, ciascuno con il proprio set dedicato di risorse e sistemi operativi.
Con l’ultimo aggiornamento Xen 4.19, il progetto ha fatto grandi passi avanti nel migliorare il supporto e le prestazioni per l’hardware moderno. Specificamente per le architetture x86 e Arm, la versione Xen 4.19 introduce miglioramenti significativi che influiscono sul modo in cui le macchine virtuali gestiscono e ottimizzano le risorse. Per i sistemi x86, ciò include una configurazione più snella dei domini hardware e una migliore gestione degli interrupt, riducendo sia i tempi di avvio che la reattività del cluster della CPU.
Dal lato Arm, Xen 4.19 introduce il supporto per i messaggi FF-A e nuove funzionalità per programmare dinamicamente i nodi, semplificando la configurazione e migliorando le prestazioni complessive del sistema. Questo aggiornamento include anche un nuovo driver per la gestione delle interruzioni, che migliora la reattività e la scalabilità del sistema in condizioni di carico elevato.
Oltre a questi miglioramenti hardware, Xen 4.19 si è concentrato anche sulla semplificazione degli strumenti di sviluppo e dei processi di integrazione. Ad esempio, ha rimosso dipendenze non necessarie come libsystemd
dal suo processo di compilazione quando è abilitato il supporto Systemd, optando invece per un’implementazione di libreria autonoma.
Va anche detto che il supporto per i tradizionali qemu-xen e pv-grub è stato abbandonato in favore di soluzioni più recenti che si integrano direttamente con progetti tradizionali come il bootloader Grub.
L’impegno di Xen nel rimanere aggiornato con gli ultimi progressi tecnologici si riflette anche nel nuovo limite al numero massimo di CPU che possono essere supportate, ora portato a 16383, portando Xen 4.19 a nuovi livelli di scalabilità e prestazioni.
Per informazioni più dettagliate su tutte le modifiche e i miglioramenti di Xen 4.19, si consiglia di visitare le note di rilascio del progetto o di leggere l’elenco delle nuove funzionalità.
Fonte: http://wiki.xenproject.org/wiki/Xen_Project_4.19_Feature_List
Fonte: https://new-wiki.xen.org/wiki/Xen_Project_4.19_Feature_List
Fonte: https://www.phoronix.com/news/Xen-4.19-Released
Fonte: https://www.theregister.com/2024/08/01/xen_4_19/
Fonte: https://www.linuxfoundation.org/press/xen-project-announces-performance-and-security-advancements-with-release-of-4.19
Fonte: https://linuxiac.com/xen-4-19-hypervisor-released/
Fonte: https://www.linux.se/3883-2/
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