Apple ora richiede il consenso di un giudice per consegnare i dati delle notifiche push
La scorsa settimana vi avevo parlato della denuncia del senatore americano Ron Wyden che aveva portato alla luce una metodologia di tracciamento e spionaggio mediante le notifiche push di Android e iOS adoperata da parte del Governo americano e dei suoi alleati occidentali.
A seguito della vicenda Apple si è pronunciata affermando che questa vicenda dava loro l’occasione di cui avevano bisogno per condividere maggiori dettagli con il pubblico su come i governi monitorano le notifiche push, ed è stata di parola.
Apple ha aggiornato le sue linee guida per i processi legali (qui trovate il pdf). Adesso è necessario l’ordinanza di un giudice per poter consegnare le informazioni inviate mediante notifiche push dei propri clienti alle forze dell’ordine. Apple si allinea così alla politica di Google che ha deciso di agire allo stesso modo.
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