Chrome 117 include le modifiche di Material You come la nuova funzionalità più evidente
Gli sviluppatori di Google che si occupano del suo browser web dedicano gran parte del loro tempo a migliorare tutto ciò che non si vede. Come il motore e gli ingranaggi di qualcosa di meccanico, se i componenti interni non sono corretti, l’esperienza complessiva può risultare ridotta. Ma in Chrome 117 arrivato martedì scorso c’è qualcosa che attirerà l’attenzione all’apertura del browser dopo l’aggiornamento.
Anni fa, nel 2014, Google ha introdotto il Material Design e ricordo quel momento perché il modo in cui spiegavano come funzionavano i livelli implicava, o me lo dava, che l’hardware del display poteva essere diverso. Già nel 2021 hanno presentato l’evoluzione nota come Material You, e questa è la novità più notevole tra quelle arrivate con Chrome 117. D’ora in poi troveremo parti del browser con un design modernizzato.
Le più importanti nuove funzionalità di Chrome 117
Material You in Chrome 117 è visibile nella barra in alto, che è diventata blu, nel menu a 3 punti, che ha aumentato il margine o “padding” in modo che ci sia più spazio tra gli elementi, e le icone sono presenti ma ottimizzate per capire meglio cosa è cosa.
La privacy è un’altra area in cui ci sono stati miglioramenti, o almeno così dicono. Questa novità controversa, ma non così controversa per gli appassionati del marchio e dei suoi servizi, è un primo passo per eliminare veramente i cookie di terze parti, e in Chrome 117 sono stati fatti alcuni passi in più in quella direzione. La teoria dice che tutto rimane sul nostro dispositivo e che gli inserzionisti hanno accesso solo alle informazioni che potrebbero interessarli. In pratica, le informazioni a cui possono accedere sono la nostra storia completa.
Sempre relativamente ai cookie, Chrome 117 consente di attivare temporaneamente cookie di terze parti, il che ricorda l’utilizzo che se ne può fare sui dispositivi mobili. A volte c’è una pagina web che non funziona con i blocchi dei contenuti e questi possono essere disabilitati momentaneamente, causando il ricaricamento della pagina senza che ciò possa causare ancora il problema. In Chrome 117 ciò può avvenire, anche in via provvisoria, con cookie di terze parti.
Tra le altre novità spicca che è stata modificata l’icona HTTPS nella barra degli URL per evitare confusione e che il controllo avanzato dei gruppi di schede ha dato un’ulteriore svolta alla possibilità di organizzare le sessioni, che ora consente di salvare gruppi di schede per aprirle in seguito.
Ora disponibile
Chrome 117 è ora disponibile dal sito ufficiale. Gli utenti Linux la cui distribuzione aggiunge il suo repository dopo la prima installazione dovrebbero aver già ricevuto la nuova versione. Gli utenti di Arch Linux e derivati lo hanno in AUR col nome del pacchetto google-chrome.
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