I cacciatori di AI hanno scovato un documento generato da ChatGPT: la costituzione americana!
Se c’è una cosa su cui gli americani sono particolarmente suscettibili, quella è la loro costituzione. Osannata anche da insospettabili, vedi ad esempio Isaac Asimov nel romanzo Il Tiranno dei mondi (perdonerete il microscopico spoiler), per gli statunitensi la costituzione rappresenta un caposaldo inviolabile pari forse solo alla bibbia.
Immaginate la reazione dei più quindi quando un buontempone ha pensato bene di dare in pasto il documento a un rilevatore di testi generati da intelligenza artificiale (una professione che diventerà ben presto rilevante nel mercato) e di tutta risposta, come racconta ArsTechnica, si è visto apparire questo risultato:
Va anche aggiunto come lo stesso tipo di risultato si ottenga ad esempio utilizzando alcuni paragrafi della Bibbia.
Il motivo è presto spiegato, e parte dal fatto che i rilevatori di AI (AI detector) sono a loro volta dei programmi che utilizzano (e vengono istruiti su) delle politiche ben definite che si basano sul principio di “perplessità“, ossia la misurazione di quanto un testo si differenzia da quello che è stato imparato dall’AI durante l’addestramento.
Quando scrivono un testo, i modelli di intelligenza artificiale come ChatGPT formulano naturalmente sulla base di ciò che conoscono meglio, che proviene dai loro dati di addestramento. Più l’output è vicino ai dati di addestramento, minore sarà il grado di perplessità, e vice versa.
Nella sostanza quindi, per quanto gli umani portino con sé cose che le AI non possono ancora eguagliare, alcune delle opere più diffuse (scritte con uno stile formale come la costituzione o accademico come la bibbia) possono comunque risultare scritte con “bassa perplessità“.
Quindi mistero svelato: i padri costituenti NON erano robot, almeno per quanto ne sappiamo.
Raoul Scarazzini
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