Come disabilitare gli aggiornamenti automatici in Ubuntu nel caso in cui tu abbia un computer in cui sono un problema
Articolo che forse non è molto utile ma che ci fa capire come è possibile farlo se necessario
Disponibile da anni nelle versioni più moderne di Ubuntu, il pacchetto di aggiornamenti automatici può essere importante per migliorare la sicurezza del nostro sistema, ma verrà eseguito quando deciderà e non tutti i momenti sono ugualmente buoni. Inoltre, non tutte le installazioni sono uguali e ce ne sono alcune in cui potrebbe essere una buona idea disabilitarli.
È probabile che molti utenti di basso o medio livello non si siano nemmeno resi conto della sua esistenza. Fino a un certo punto, questo può essere logico: quando avvii il computer o lo riattivi dalla sospensione, inizierà il suo lavoro e se c’è qualcosa di importante da installare, lo installerà.
- 1 A cosa serve il pacchetto di aggiornamenti automatici?
- 2 Passaggi da seguire per disabilitare gli aggiornamenti automatici in Ubuntu
- 3 Conclusioni
A cosa serve il pacchetto di aggiornamenti automatici?
Il pacchetto aggiornamenti automatici installa gli ultimi aggiornamenti di sicurezza (tra gli altri) disponibili ed è stato inserito come impostazione predefinita in Ubuntu da diversi anni e vale la pena installarlo su un server. La sua intenzione è mantenere il sistema operativo aggiornato in ciò che è più importante, ma Windows ci ha insegnato che non controllare gli aggiornamenti può darci più di un grattacapo.
Secondo me vale la pena averlo attivato su un computer principale che monta anche un hardware un po’ potente. Se ha una certa potenza difficilmente ci accorgeremo che gli aggiornamenti vengono installati in background, ma se il dispositivo su cui stiamo lavorando è un dispositivo a bassa potenza che accendiamo di tanto in tanto, il lavoro può impedirci di fare quello che vogliamo per molti minuti. Inoltre, se ci viene in mente di forzare l’arresto, possiamo poi vedere il messaggio che ci sono pacchetti danneggiati e dobbiamo eseguire:
sudo dpkg –configure -a
per correggerlo.
Passaggi da seguire per disabilitare gli aggiornamenti automatici in Ubuntu
Se, pur sapendo che sono progettati per migliorare la sicurezza, sappiamo cosa vogliamo, possono essere disabilitati aprendo un terminale, digitando:
sudo dpkg-reconfigure unattended-upgrades
e, nella finestra che appare, scegliamo NO.
Se lo riteniamo necessario, il pacchetto può essere disinstallato con:
sudo apt remove unattended-upgrades
E come otteniamo gli aggiornamenti di sicurezza senza questo pacchetto?
Bene, come prima che esistesse ovvero con un aggiornamento manuale dei file.
Una cosa importante: gli aggiornamenti fondamentali verranno installati insieme al resto dei pacchetti, il che non è un problema oltre al fatto che le patch non vengono applicate non appena sono disponibili.
La cosa buona è che si può decidere quando aggiornare il proprio sistema operativo. Quando so che posso permettermi di perdere tempo con un aggiornamento potenzialmente pesante allora lancio gli aggiornamenti. Se appare il messaggio che ci sono aggiornamenti in sospeso ed è meglio per me farli in un altro momento, chiudo la finestra del messaggio.
Conclusioni
Sebbene esistano per un motivo, potremmo averne un altro per non volerli eseguire sul nostro sistema operativo. La cosa buona di Linux è che puoi modificare quasi tutto. Ognuno è libero di decidere se è meglio non toccare nulla o apportare una piccola modifica in modo che il sistema non faccia nulla senza il nostro permesso.
Per quanto riguarda questo pacchetto, decido a seconda di dove lo ho: nelle mie macchine virtuali, dove voglio fare dei test veloci, e nelle apparecchiature che uso per il mio divertimento, lo ho disabilitato. Non posso aspettare diversi minuti per iniziare a fare quello che voglio. Ma in un’installazione che ho e che utilizzo sul mio computer più potente, non me ne accorgo nemmeno, quindi è meglio lasciare le cose come sono per impostazione predefinita ed essere più protetti.
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