E se non fosse Linux il problema?

 se non fosse Linux il problema

Mi è capitato un paio di volte nelle ultime settimane di vedere i costi aggiornati di alcuni programmi di uso più o meno comune. Office 365 (ora Microsoft 365) costa sui 70 euro all’anno, mentre Photoshop e Illustrator sui 25 euro al mese l’uno.

Tenendo in considerazione che poi ci sono sconti, sia su piani annuali o multi utente, e altri servizi come a esempio spazio di archiviazione in cloud, la domanda “ne vale la pena?” è da farsi.

Per i professionisti le cui attività si basano sulle potenzialità di queste applicazioni la spesa è sicuramente necessaria, a prescindere dal quanto; ma per molta gente che ha bisogno saltuariamente di lavorare con immagini oppure utilizza suite da ufficio non così di frequente e non in maniera così specifica, forse avrebbe senso guardarsi un po’ intorno visto che di alternative ce ne sono.

Eppure, perché non vediamo queste alternative libere utilizzate sui computer Windows e Mac?

Personalmente mi reputo un utente con buone capacità di adattamento e sul mio PC, lato Windows, uso solo software libero (a parte giochi, Skype, Spotify) e per il 99% delle mie attività non ho bisogno delle controparti commerciali.

Partiamo da LibreOffice, a esempio, funziona benissimo ma ha un’interfaccia “vecchia”, ne avevo parlato in un articolo di qualche mese fa.

LibreOffice vs OnlyOffice vs WPS Office
LibreOffice vs OnlyOffice vs WPS Office

La cosa personalmente non tocca minimamente né me né la maggior parte dei lettori di blog come questo, ma le due alternative liberamente scaricabili, OnlyOffice e WPS Office (che offrono anche servizi a pagamento), hanno delle interfacce ben più moderne e accattivanti e la cosa fa molta presa sull’utente comune.

GIMP funziona benissimo per ogni cosa che devo fare, ma l’obiezione più comune che sento è “sono abituato con PhotoShop”. Perché allora non integrare PhotoGIMP come voleva fare il defunto progetto Glimpse?

Inkscape l’ho usato molto poco, principalmente per “svuotare” template liberamente scaricabili dagli elementi che non mi servivano per poi esportare l’immagine e continuare a lavorare altrove. Capitava spesso che molti elementi non venissero visualizzati correttamente, e quindi dovevo contattare qualcuno con Illustrator per farmi fare parte del lavoro.

Non ho altre esperienze da raccontarvi ma credo che ambiti di confronto ce ne siano come ad esempio disegno CAD, editing video, eccetera.

La domanda è: perché non vengono comunemente usati questi software? Cosa manca?

Difficile forse dare una risposta ma secondo me prendere spunto (perché “copiare” suona male) dalle controparti commerciali potrebbe non essere una cattiva idea visto che faciliterebbe la transizione di quegli utenti più sensibili all’interfaccia grafica.

Una volta che l’uso di questi programmi sarà più diffuso, il problema di quale sistema operativo usare passerà un po’ in secondo piano. Se il sistema scelto si installasse facilmente senza impazzire tra driver e codec, avesse un’interfaccia gradevole con le feature più comuni e uno store di applicazioni, credo che un utente ci penserebbe un attimo davanti al dilemma “cambio un PC che ancora va bene o pago qualcuno per installare questo sistema operativo che ha gli stessi programmi che uso ora?” Sto dando per scontato che si tratti di un utente che non abbia la capacità di installarsi da solo un sistema operativo.

Chiaramente queste ipotesi non valgono sempre, come detto prima quando serve qualcosa di proprietario o specifico, o si usa Windows/Mac OS o non si lavora. Ma per molti altri ambiti potrebbe essere una soluzione interessante: ambiti dove il fattore economico è qualcosa con cui avere a che fare quotidianamente, piccole aziende, scuole, enti di volontariato, e via dicendo.

Benché sia possibile martellare Windows 11 per installarlo sui PC che non hanno requisiti e alleggerirlo per diminuire la sua fame di risorse (sto già facendo delle prove con discreti risultati, foste interessati fatemelo sapere) questo comporterà sicuramente sprechi di hardware.

Non so se ci sarà mai l’anno di Linux sul desktop, ma se dovesse succedere l’unica occasione sarà la transizione da Windows 10 a 11, attualmente fissata per ottobre 2025, e sarà possibile solo se le applicazioni open saranno all’altezza anche dell’interfaccia.

Poi, sapendo che ci sono ancora in giro computer con Windows 7 e Office 2013 craccato, mi domando quanto questo articolo abbia senso.

Fonte: https://www.marcosbox.org/2023/05/e-se-non-fosse-linux-il-problema.html

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