Un negozio per installare tutte le APP Linux
Uno dei problemi che molti vedono in Linux è la frammentazione, il numero di distribuzioni, desktop e formati di pacchetti che rendono impossibile sapere quale scegliere.
Le opzioni potrebbero essere in qualche modo ridotte se l’idea di creare un megozio per installare tutte le APP su tutti i desktop prosperasse.
I capi delle fondazioni GNOME e KDE stanno discutendo la possibilità di creare un unico “app store” basato sul formato del pacchetto Flatpak.
Flathub è un portale popolare come repository Flatpak e ha anche agito come una buona alternativa allo Snap Store di Canonical.
Indice
Un negozio per installare tutte le APP Linux
L’idea assolutamente scadente (il perché lo dico di seguito) include la rimozione dei rispettivi centri software e formati di pacchetti nativi come DEB e RPM.
In una recente proposta del mese scorso, sono state pianificate alcune cose interessanti incentrate sul rendere Flathub un ecosistema di applicazioni Linux che incentivi i suoi editori.
In termini più semplici, vogliono trasformare Flathub in un vero e proprio app store che consentirà agli editori di guadagnare dalle loro app, il che dovrebbe migliorare la situazione dei finanziamenti.
L’obiettivo dichiarato è la promozione della diversità e della sostenibilità nella comunità desktop Linux incorporando la possibilità di ricevere pagamenti, donazioni e abbonamenti nelle app scaricate dall’app store di Flathub.
La GNOME Foundation e KDE eV hanno fatto buoni progressi per costruire e migliorare Flathub. Si è evoluto a un ritmo impressionante dal suo lancio nel 2017.
Alcuni promotori dell’idea sono l’ex dirigente di Google Eric Schmidt, il presidente di GNOME Robert McQueen; l’ex CEO di GNOME e leader del progetto Debian Neil McGovern; e il presidente di KDE, Aleix Pol.
Ora potresti pensare, come finanzieranno tutto questo? La proposta indica che il budget totale per il prossimo anno è di $ 200.000 USD.
Include $ 120.000 per gli stipendi del personale e $ 30.000 per costi legali, professionali e amministrativi, con gli ultimi $ 50.000 destinati allo sviluppo della piattaforma.
Hanno già $ 50.000, utilizzati per la precedente fase di sviluppo, con altri $ 100.000 già confermati, portandoli al 50% del budget richiesto.
I restanti $ 100.000 sono stati richiesti al Plaintext Group, una parte di Schmidt Futures, fondata dall’ex CEO di Google, Eric Schmidt.
Inoltre, intendono costituire una nuova entità legale, Flathub LLC , per possedere e gestire il servizio.
Perché è una cattiva idea?
Possiamo discutere all’infinito sui meriti comparativi tra Flatpak e Snap.
Il punto è che coloro che squalificano Snap per i suoi stretti legami con Canonical dimenticano che Flatpak è un progetto originario di Red Hat e, dal 2012, Red Hat ha approfittato del suo sostegno finanziario a vari progetti open source per imporre la sua tecnologia a prescindere dai suoi meriti. Ad esempio, abbiamo la creazione del server grafico Wayland quando X11 aveva ancora molto da offrire.
Tuttavia, i sostenitori di Flatpak hanno ragione quando affermano che Snap è controllato da Canonical che impone l’allocazione del copyright per i contributi al formato Snap e al negozio.
Chiunque può creare il proprio negozio per installare tutte le APP Linux in Flatpak senza requisiti.
Non è il primo tentativo di incorporare applicazioni a pagamento. Ubuntu l’ha provato con il centro software Unity, così come le distribuzioni Linspire ed Elementary OS.
Fonte: https://www.linuxadictos.com/una-tienda-para-instalar-a-todas.html
Fonte: https://news.itsfoss.com/flathub-app-store-plans/
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