Il CTO di Amazon AWS pubblica “The Distributed Computing Manifesto” un documento di 18 anni fa che spiega dove andrà il cloud domani
Nel leggere il post pubblicato da Werner Vogels, CTO di Amazon.com, dal titolo “The Distributed Computing Manifesto” vi capiterà di andare più volte a controllare la data per capire se l’articolo è qualcosa di recente, oppure di risalente alla preistoria. Sciogliamo i dubbi: l’articolo è stato scritto la scorsa settimana (il 14 novembre 2022), ma presenta alcuni riferimenti che sanno di archeologia.
Prima fra tutti, l’immagine in testa all’articolo:
Quindi qualcosa di letteralmente intriso di fine anni ’90 (l’immagine risale al 1998), e che racconta di quale fu l’approccio utilizzato per trasformare l’architettura della piattaforma di e-commerce di Amazon ai suoi albori. Il motivo di questa scelta risiede in quanto questo manifesto racconti sulle sfide affrontate all’inizio dell’avventura di Amazon e, in prospettiva, di quanto dica sull’evoluzione che subiranno le architetture nel futuro prossimo.
Una nota importante: questo documento era in origine riservato poiché riguardava la piattaforma e-commerce del sito, la cosa essenzialmente più preziosa per Amazon stessa.
Gli aspetti rilevanti sono molteplici, a partire dall’importanza dell’aspetto relativo alla ricerca ed allo sviluppo. Racconta Werner Vogels che quando venne invitato a parlare delle sue ricerche in merito ai sistemi distribuiti di primo acchito pensò di non andare, sottovalutando quelli che erano i sistemi di Amazon (“web servers and a database, how hard can that be?“), mentre invece si ritrovò stupito, in maniera decisamente positiva:
Amazon’s architecture was at least a decade ahead of what I had encountered at other companies. It was more than just a high-performance website, we are talking about everything from high-volume transaction processing to machine learning, security, robotics, binning millions of products – anything that you could find in a distributed systems textbook was happening at Amazon, and it was happening at unbelievable scaleL’architettura di Amazon era almeno un decennio avanti rispetto a quella che avevo incontrato in altre società. Era più di un semplice sito Web ad alte prestazioni, stiamo parlando di tutto, dall’elaborazione di transazioni ad alto volume all’apprendimento automatico, alla sicurezza, alla robotica, alla categorizzazione di milioni di prodotti: tutto ciò che potresti trovare in un libro di testo sui sistemi distribuiti stava accadendo su Amazon, e stava accadendo su una scala incredibile
Era il 2004.
L’architettura di Amazon era già un decennio avanti al mercato del tempo. Se questo non è un’indicazione evidente ed oggettiva di come si costruisce il successo di un’azienda, non saprei davvero cos’altro potrebbe esserlo.
L’importanza del documento “The Distributed Computing Manifesto” viene quindi sviscerata nel resto dell’articolo, andando a toccare tutta la storia di Invent & Simplify che costituisce il principio fondante di AWS:
when you are decades ahead of anyone else, and growing by an order of magnitude every few years, is that there is no textbook you can rely on, nor is there any commercial software you can buy. It meant that Amazon’s engineers had to invent their way into the future.quando sei decenni avanti a chiunque altro, e cresci di un ordine di grandezza ogni pochi anni, non c’è nessun libro di testo su cui puoi fare affidamento, né alcun software commerciale che puoi acquistare. Significava che gli ingegneri di Amazon dovevano inventare la loro strada verso il futuro.
E via così, attraverso letteralmente decenni di evoluzioni in cui sostanzialmente venne definito il principio di cloud così come lo conosciamo, partendo dalle architetture monolitiche per arrivare a quelle a servizi, passando poi per i micro servizi che oggi funzionano sulle infrastrutture condivise che scalano ed operano in ciò che costituisce internet oggi.
È una lettura che vi consiglio, e che lo stesso Werner Vogels racconterà al prossimo evento AWS, durante il suo keynote AWS re:Invent tra un paio di settimane, per poi continuare a scrivere in merito all’argomento altri post. E potete stare certi che li seguiremo con molta attenzione.
Per la cronaca, poco dopo il suo speech a Werner Vogels venne proposta una posizione in Amazon, nella quale tutt’ora lavora. A dimostrazione di come anche l’acquisizione di talenti rimane essenziale per il successo di una azienda.
Raoul Scarazzini
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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