L’acquisto di Linode da parte di Akamai è la proverbiale storia di successo, una nuova big company del cloud è pronta a dar battaglia
Chiunque ha a che fare con servizi internet deve per forza di cose conoscere Akamai, la pionieristica azienda di Content Delivery Netowrk (CDN) fondata dal professore in matematica applicata Tom Leighton (il cui ufficio al MIT stava il piano sotto quello di un tale di nome Tim Berners-Lee) che nel lontano 1996 lavorava con Danny Lewin (neo laureato sempre al MIT) alla ricerca di un algoritmo matematico per potenziare le performance di internet.
Gli sforzi dei due, insieme ad altri collaboratori del MIT culminarono nella fondazione dell’azienda Akamai, che di fatto sfrutto la regola base del successo: creare l’esigenza di business che solo i propri prodotti sono in grado di esaudire. Già perché furono loro, di fatto, ad inventare il concetto commercialmente sfruttabile di CDN e, in un certo senso, anche quello di edge computing.
Inutile dire che da allora Akamai è rimasto il punto di riferimento per quanti necessitino di velocizzare i propri servizi ed anni e anni dopo, precisamente nel febbraio di quest’anno, Akamai ha pensato bene di espandersi andando ad aggiungere alla propria offerta anche l’aspetto computing, comprando per 900 milioni di dollari Linode, un’altra azienda pionieristica ad offrire servizi cloud alternativi a quelli delle big four (Google, Amazon, Microsoft ed IBM).
Ed il matrimonio, come racconta lo stesso Tom Leighton a ZDNet, è decisamente stato fruttuoso:
With Linode, we’re taking the next major step in our evolution: marrying Linode’s experience in cloud computing with Akamai’s leadership in scale and security to create the world’s most distributed compute platform.Con Linode, stiamo compiendo il prossimo importante passo nella nostra evoluzione: unendo l’esperienza di Linode nel cloud computing con la leadership di Akamai in termini di scalabilità e sicurezza per creare la piattaforma di elaborazione più distribuita al mondo.
I presupposti sulla carta ci sono tutti, e sembra proprio che il connubio stia funzionando, poiché l’ultimo report finanziario generale di Akamai parla di un terzo quarto dell’anno che ha segnato 380 milioni di dollari di fatturato, con un incremento del 13% ed un guadagno della sezione compute di 109 milioni, pari al 72% in più.
La cosa più interessante di tutto questo è che la strategia ed il percorso dell’unione delle due aziende è solo all’inizio. Ci sono parecchi progetti che sono in fase di realizzazione (ricordiamo che l’acquisto di Linode si è finalizzato a febbraio 2022, meno di dieci mesi fa) su cui l’azienda di Tom Leighton sta pesantemente investendo.
Bisognerà iniziare a parlare di big five parlando di Cloud? È più che probabile e, si sa, la concorrenza giova sempre al mercato!
Raoul Scarazzini
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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