Qualche singhiozzo al rilascio di Ubuntu 22.04, nome in codice Jammy Jellyfish, su Wayland
Il 21 aprile è stato ufficialmente rilasciato Ubuntu 22.04 LTS (Long Term Support), ovvero con supporto garantito per 5 anni.
La gestazione è stata lunga, anche per colpa (o merito) delle novità che si porta dietro. Molte sono ottimizzazioni e pulizie sotto al cofano, ovvero non immediatamente visibili all’utente.
In particolare la strada per Wayland ed il suo uso esclusivo sembrava ormai tracciata: era la modalità grafica predefinita per tutte le situazioni.
Ma gli amici di Phoronix hanno segnalato due modifiche dell’ultimo minuto, cosa piuttosto rara in un rilascio e ancor più rara in una LTS, che riguardano proprio Wayland.
La prima coinvolge i driver proprietari per le schede NVIDIA: per richiesta esplicita del produttore, sui sistemi con solo schede video NVIDIA si userà ancora X come server predefinito. I sistemi ibridi (con scheda integrata, usata la maggior parte delle volte, e scheda separata per le applicazioni più impegnative) rimangono su Wayland, e comunque sarà possibile scegliere al login il sistema preferito, ma la richiesta lascia qualche dubbio sui test e lo sviluppo dei driver proprietari.
La seoconda modifica riguarda le macchine virtualizzate: il supporto all’accelerazione 3D per macchine virtuali che girano su host Ubuntu 22.04 è stato disattivato. Quindi, una VM Ubuntu 22.04 su host 22.04 non potrà godere dell’accelerazione 3D.
Pare che il problema sia localizzato in parte nei driver VirtIO usati, in parte nell’implementazione di Wayland (di nuovo).
C’è da dire che si tratta di un’opzione sperimentale, ancora, ma anche in questo caso l’intervento all’ultimo minuto, nello stesso giorno del rilascio, è piuttosto irrituale.
Vedremo se ci saranno altri aggiustamenti, magari tanto profondi o diffusi da richiedere una point release (22.04.01) precoce, ben prima dei soliti 4 mesi.
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