Mentre la IPO di SUSE delude le aspettative, la distribuzione Linux tedesca fa con openSUSE Leap l’opposto di Red Hat con CentOS
Non giungono piacevolissime notizie in merito al lancio della IPO (Initial Public Offering) da 6 miliardi di dollari da parte della svedese EQT di cui vi avevamo già parlato, il mercato si è dimostrato piuttosto freddo nei confronti dell’offerta, tanto che il prezzo di apertura delle singole azioni, fissato a 30 dollari, è calato a 29.50 poco dopo, per chiudere a 30.39 dollari.
Il computo totale fa circa 5 miliardi di euro (quindi circa 6.1 miliardi di dollari), poco superiore quindi al prezzo fissato, ma lontano dalle aspettative di 34 dollari ad azione che il fondo EQT si aspettava. Non si tratta di un fallimento sia chiaro, ma nemmeno di un successo senza precedenti (inutile ricordare ad esempio come Red Hat fu venduta a IBM per 34 miliardi di dollari).
Ma non ci sono solo notizie poco brillanti in ambito SUSE, anzi, a livelllo di community giunge una notizia che conferma ulteriormente quanto già avevamo anticipato tempo fa: l’ultima versione di SUSE Linux Enterprise Server sarà totalmente compatibile, in termini di binari, con la release Leap di openSUSE.
E se si pensa a tutta la diatriba in merito alla nuova vita di CentOS, con la rolling release CentOS Stream unica a sopravvivere, allora la notizia non può che fare piacere.
Se si leggono con attenzione le Q&A della pagina SUSE denominata “Closing The Leap Gap” i notano con chiarezza i piani societari di SUSE: l’intento è quello di garantire che un utilizzatore di openSUSE possa essere in grado di passare a SLES (e, anche viceversa) senza alcun problema di compatibilità.
A partire quindi dalla release 15 SP3 di SUSE Linux Enterprise Server, ci sarà piena compatibilità e sarà possibile effettuare migrazioni trasparenti, tenendo sempre presente come i piani di supporto siano ben diversi (SLES ha un ciclo di vita di 13 anni) così come anche le architetture supportate.
Ad ogni modo, in conclusione, contrariamente a quanto vissuto per Red Hat / CentOS possiamo oggettivamente giudicare la scelta di SUSE coraggiosa e, soprattutto, a beneficio della Community.
Se questi sono i risultati di una IPO andata male… Ben vengano!
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