Sandcastle, un progetto per installare Android e Linux su dispositivi Apple
E’ stata annunciata l’iniziativa di un progetto che mira a sfruttare l’errore che Checkra1n utilizza per installare Android o Linux su iPhone, iPod e iPad.
Questo progetto si chiama Sandcastle ed è stato rilasciato pochi giorni fa. Questo progetto ha appena iniziato ma ha già un progresso abbastanza importante perché è già possibile installare Android su alcuni dispositivi Apple, di cui l’iPhone 7 ha “maggiore stabilità”.
Il progetto fornisce anche un supporto limitato per iPod Touch 7G e il trasferimento su diversi modelli di iPhone 6, 8, X, 11 e iPod Touch 6G è in corso.
Informazioni su Sandcastle
Lo sviluppo è condotto da un team che ha sviluppato il progetto iPhone Linux 10 anni fa e ora lavora presso Corellium, un servizio cloud con un ambiente virtuale con iOS per sviluppatori. L’anno scorso, Apple ha intentato una causa contro Corellium per eludere la protezione di iOS e il collegamento dei dispositivi (jailbreak).
L’obiettivo dello sviluppo si Sandcastle è fornire agli utenti iPhone la libertà di scegliere una piattaforma e sbarazzarsi delle restrizioni e dei legami imposti da Apple ai computer. Secondo gli sviluppatori del progetto, il proprietario del prodotto è l’utente che ha acquistato il telefono, non Apple, quindi deve essere possibile installare qualsiasi sistema operativo sul dispositivo.
Le compilation sono in fase di test e, come detto, non coprono alcune funzionalità, ad esempio audio, videocamera, accelerazione GPU, le chiamate non sono supportate tramite gli operatori mobili, tra le altre cose.
Ad esempio, sull’iPhone 7 è già possibile utilizzare le seguenti funzioni : Wi-Fi, Bluetooth, output schermo, multi-touch, risparmio energetico, I2C, SPI, USB, AIC, NAND Flash, APCIe, DART e il chip Gestione del carico Tristar. Rispetto a iPhone 7, Wi-Fi, Bluetooth e multi-touch non sono disponibili in Sandcastle su iPod Touch 7G.
Per rimuovere la protezione che lega il dispositivo al firmware Apple, checkra1n viene utilizzato per eseguire il jailbreak.
Il firmware viene quindi scaricato direttamente dal dispositivo Flash e memorizzato utilizzando il file system APFS standard (viene creata una nuova partizione), consentendo a Sandcastle di coesistere con iOS.
Il firmware iOS originale viene salvato e in qualsiasi momento l’utente può riavviare il dispositivo di propria scelta in un ambiente iOS o Android.
Per accedere al file system APFS, viene utilizzato un driver linux-apfs modificato, migliorato con il supporto per il montaggio parallelo di sottosezioni e la capacità di lavorare con file compressi.
Sebbene l’implementazione APFS utilizzata supporti per la modalità di registrazione, questa modalità è ancora sperimentale e per impostazione predefinita, le partizioni sono montate in modalità di sola lettura (i dati nell’ambiente Android non vengono salvati e persi dopo un riavvio ).
Il progetto utilizza un kernel Linux modificato per creare un ambiente di sistema Linux, oltre a utilizzare buildroot.
L’ambiente Android si basa sulla piattaforma Android 10.
Per impostazione predefinita, sono preinstallate la schermata iniziale di OpenLauncher e Signal Messenger.
Per installare applicazioni Android, si propone di utilizzare l’utilità adb, oltre a supportare Java APK. I pacchetti APK con codice eseguibile per ARMv8 richiedono la ricostruzione (i pacchetti per ARMv7 non sono supportati ).
Download
Infine, per coloro che sono interessati a provare questa proposta, è possibile trovare le istruzioni di installazione di Sandcastle al seguente link. Un file “README.txt” viene fornito all’interno dei file zip offerti per il download.
Per sommi capi è così: dopo aver installato checkra1n, i file setup.sh, loadlinux.cy Android.lzma devono essere copiati sul computer e quindi eseguire setup.sh, compilare loadlinux ed eseguire “loadlinux Android.lzma dtbpack”. Non è cosa per tutti!
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