Google, il diritto all’oblio non verrà esteso a tutto il mondo!
Tutto iniziò qualche anno fa grazie ad un caso in Spagna e, durante la metà dell’anno scorso, per sottostare alle leggi europee Google ha concesso agli utenti di richiedere il diritto all’oblio, ovvero la de-indicizzazione di contenuti dalle pagine europee (ovvero localizzate per i vari Stati) del motore di ricerca il cui contenuto potesse inappropriatamente ledere l’immagine dei soggetti.
Un popolo, quello Europeo, che a cercare di preservare il suo buon nome prova con tutti i suoi mezzi: ad oggi sono pervenute oltre 250.000 richieste di applicazione del diritto all’Oblio, delle quali oltre il 70% sono state ignorate. Secondo Parigi però “limitare” il diritto all’oblio alle sole pagine europee di Google potrebbe continuare a ledere gli utenti, tanto da avanzare una pretesa piuttosto singolare: il diritto all’oblio doveva essere esteso anche alle pagine mondiali del motore di ricerca (prima tra tutte google.com) ed i risultati eliminati anche da lì, pena il pagamento di sanzioni dai 1000€ in su.
Una richiesta ulteriormente rafforzata dal CNIL – l’autorità Francese Garante per la protezione dei dati – lo scorso Giugno, che avrebbe ordinato a Google di deindicizzare i contenuti anche dalle pagine non-europee in nome del diritto all’oblio in accordo con la Corte di Giustizia Europea. A Google sono stati dati 15 giorni per soddisfare la richiesta, ma il gigante della ricerca ha deciso di non “piegarsi” alle richieste francesi e di non applicare il diritto all’oblio a livello mondiale “per questione di principio”, come sottolinea un portavoce:
Ci siamo impegnati tanto per implementare il diritto all’oblio in maniera estesa e ragionata in Europa e continueremo a farlo. Ma, per principio, seppur con rispetto non concordiamo con l’idea che un’autorità di protezione dati nazionale possa obbligare un’autorità globale a controllare i contenuti a cui le persone di tutto il mondo possono accedere.
In parole povere, Google non ha intenzione di soddisfare la richiesta del Garante francese sia perché sarebbe ingiusto, sia perché rappresenterebbe un precedente pericolosissimo che potrebbe indurre nazioni ben più inclini alla “censura” (si vedano ad esempio Turchia e Tailandia) a far valere le proprie imposizioni a livello mondiale.
Tra le altre cose, Peter Fleischer di Google ha definito praticamente inutile un accorgimento del genere:
Crediamo che quest’ordine sia sproporzionato e non necessario, poiché la stragrande maggioranza degli utenti Internet Francesi – circa il 97% – accedono ad una versione Europea del motore di ricerca di Google come google.fr, anziché usare google.com o qualsiasi altra versione di esso.
Insomma la Francia ci prova ma si becca un durissimo “no” da parte di Google, convinta che il diritto all’oblio debba continuare ad essere applicato alle sole pagine europee.
L’articolo Google, il diritto all’oblio non verrà esteso a tutto il mondo! appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.
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