L’Unione Europea approva la discussa direttiva sul copyright
By Francesco
La direttiva sul copyright che nelle scorse settimamane era stata bocciata, è tornata al parlamento europeo dopo essere stata rivista ed è stata approvata con 438 voti a favore, 226 contro, 39 astenuti. La direttiva ha ricevuto un consenso molto elevato nonostante sia stata modificata marginalmente rispetto alla sua prima versione.
Cosa comporta l’approvazione della direttiva
Gli articoli 11 e 13 sono quelli che hanno generato più scalpore e a cui sono state apportate modifiche marginali. L’articolo 11 nasce per tutelare gli editori dalle piattaforme (come Google News), asserendo che quest’ultimi sfruttino il loro lavoro per generare traffico. In merito a questa motivazione è stato concepito l’articolo 11 che cerca di arginare questo problema introducendo una Link Tax. La Link Tax è una tassa che la piattaforma che ospita i link alle news o articoli dei vari editori dovrà pagare a quest’ultimi per poter pubblicare i link. La modifica che è stata apportata a quest’articolo riguarda le piattaforme che non hanno fini di lucro (per esempio Wikipedia) che non dovranno pagare la Link Tax.
L’articolo 13 è quello più controverso in quanto impone a tutte le piattaforme con un numero di utenti elevato, di avere degli strumenti per individuare e bloccare contenuti, pubblicati dagli utenti, che infrangono il copyright. L’esempio lampante potrebbe essere il Content ID di YouTube che automaticamente riconosce se un contenuto pubblicato da un utente infrange il copyright o meno. Persino Google ha avuto problemi con questa tecnologia e non tutti hanno la forza economica che ha Google per poter mettere in piedi un sistema del genere e quindi da qui scaturiscono le lamentele.
In Spagna vige una legge simile all’articolo 11
In Spagna, è già stata emanata una legge molto simile all’articolo 11 precedentemente citato. Questa prevede una tassa da pagare all’editore per poter ospitare una news o un articolo sulla propria piattaforma ma le conseguenze non sono state positive neanche per gli editori. Alcune applicazioni sono state oscurate in Spagna, come Google News (che vanta 1 miliardo di downloads). Google ha infatti deciso di non rendere disponibile la sua applicazione in Spagna proprio per via di questa legge e ne stanno pagando le conseguenze anche gli editori stessi. E questo perchè la loro visibilità è scesa drasticamente proprio per via della chiusura di questi servizi. Questo è l’esempio più vicino all’articolo 11 e come si può intuire non sembra essere andata bene, bisognerà comunque vedere come sarà applicata nei vari stati d’Europa questo articolo.
La direttiva non sarà ovviamente applicata da subito. Anzi, probabilmente, prima che venga approvata e messa in esercizio passerà diverso tempo (forse anche 1 anno). Inoltre, ogni stato dell’Unione Europea applicherà questa direttiva a modo suo. Quindi, per esempio, in Italia potremmo avere una situazione leggermente diversa rispetto agli altri stati e viceversa.
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