Recensione Xiaomi Mi A2: quasi perfetto ma manca qualcosa
Lo Xiaomi Mi A2 è uno smartphone medio gamma dalle caratteristiche molto interessanti: grazie al suo altissimo rapporto qualità/prezzo e alla presenza di Android One a bordo, Xiaomi aggredisce la fascia media del mercato con un prodotto equilibrato ma non esente da difetti. Scoprite tutti i pregi e i difetti nella nostra recensione completa.
Confezione
Il box di vendita contiene lo smartphone, un caricatore rapido con uscita fino a 5V/2A, una cover fumè (sempre gradita), la graffetta per estrarre il carrellino per alloggiare due SIM ed infine il cavo per la ricarica ed il trasferimento dati USB Type C, che purtroppo rispetta solo lo standard USB 2.0.
Design ed ergonomia
Lo Xiaomi Mi A2 non ha un design innovativo né presenta materiali pregiati, ma farà la felicità di molti data l’assenza dell’odiato/amato notch (o tacca che a dir si voglia, NdR). La parte frontale, con il vetro da 5.99″ di diagonale e ricoperto da un vetro protettivo 2.5D Gorilla Glass 5, è molto anonima e con la presenza di bordi importanti sia sul lato superiore che inferiore. Il design ricorda molto sia lo Xiaomi Redmi 5 Plus che il Redmi Note 5, in particolar modo la parte posteriore con i due moduli fotocamera incastonati nel modulo “a semaforo” insieme al doppio flash LED.
Il corpo è robusto e realizzato interamente in alluminio, con dei rilievi in plastica per le antenne. Nonostante i suoi 170 grammi di peso il telefono risulta particolarmente leggero tra le mani e si impugna bene grazie alla curvatura della back cover sui bordi. La qualità Xiaomi c’è tutta: non si sentono scricchiolii, il telefono è ben assemblato, durante il mese di utilizzo non ci sono graffi sullo schermo o sulla back cover. Peccato per il modulo fotocamera che sporge davvero molto rispetto al corpo, ma se utilizziamo la cover riusciamo ad ovviare parzialmente a questo problema.
Hardware
Lo Xiaomi Mi A2 mostra un hardware di fascia media di tutto rispetto, e qui vi riassumiamo brevemente la scheda tecnica:
- CPU: Qualcomm Snapdragon 660
- GPU: Qualcomm Adreno 512
- RAM: 4/6 GB
- Archiviazione: 32/64/128 GB non espandibili
- Fotocamera principale: Sony IMX 486 da 12 MP f/1.8 + Sony IMX 376 f/1.8 da 20 MP con pixel da 2.0 micron e Pixel-binning
- Fotocamera frontale: Sony IMX 376 da 20 MP f/2.2
- Display: 5.99 pollici IPS / 1080 x 2160 pixels
- Batteria: 3010 mAh
Lo Snapdragon 660 unito al generoso quantitativo di RAM presente a bordo (4GB nel nostro modello) riescono a donare al sistema una reattività generale che non fa rimpiangere i top di gamma, anzi. La maggior parte dei compiti, come utilizzo social e gaming, vengono svolti senza problemi: un’esperienza davvero piacevole, difficile da trovare su altri smartphone di fascia media intorno ai 200€.
Ottima la presenza di un sensore IR che possiamo utilizzare per comandare i dispositivi in casa come stereo e TV, utilizzando lo smartphone a mo’ di telecomando.
Rete e connettività
Buono il segnale su entrambe le SIM che può ospitare, e che possiamo utilizzare entrambe in 4G/4G+. Il Bluetooth 5.0 ha una connesione stabile con tutti i dispositivi utilizzati e c’è anche il Wi-Fi dual band per una connettività più che completa.
Rete GPS che fixa in circa 10 secondi e nessun problema riscontrato nella navigazione sia a piedi che in auto.
Display
Lo schermo utilizzato per lo Xiaomi Mi A2 è un display da 5.99″ di diagonale in formato 18:9 con tecnologia IPS. La risoluzione del display è Full-HD+ con 1080×2160 pixels e un rapporto body-to-screen del 77%. È realizzato con la protezione Gorilla Glass 5 ed è stondato sugli angoli, con un rilievo 2.5D che ne impreziosisce ulteriormente il design.
Purtroppo il display non è polarizzato correttamente, quindi chiunque utilizzi delle lenti polarizzate avrà problemi ad utilizzare questo smartphone. Buona luminosità massima, anche se si fa fatica ad utilizzarlo sotto la luce diretta del sole, ed una buona riproduzione dei colori lo rendono il compagno ideale per la fruizione di contenuti multimediali.
Software e prestazioni
Xiaomi lo scorso anno con il suo Xiaomi Mi A1 ha realizzato il primo dei suoi smartphone equipaggiati con Android One, e questo successore segue la stessa filosofia. A bordo c’è Android Oreo 8.1 aggiornato con le ultime patch di sicurezza e un software Android stock, privo di fronzoli e con nessuna (o quasi) personalizzazione da parte di Xiaomi.
Da una parte questa scelta è vincente: chi predilige uno smartphone semplice da usare, pronto all’uso e aggiornato costantemente troverà in Android One la risposta alle sue esigenze. Per chi è abituato alla MIUI, con tutte le sue personalizzazioni e la possibilità di gestione certosina di ogni aspetto del proprio smartphone, forse troverà lo Xiaomi Mi A2 un po’ limitato.
Il software unito al prestante hardware dello Xiaomi Mi A2 consente di avere un’esperienza d’uso eccellente. Lo smartphone è sempre fluido, reattivo, ci sono tutti i servizi Google e il launcher consente di accedere velocemente al nostro feed personalizzato con uno swipe verso destra. Durante il setup di configurazione iniziale è anche possibile scegliere di installare alcune applicazioni Xiaomi: noi vi consigliamo quella per il telecomando, utile per sfruttare il comodo sensore ad infrarossi che trovare sulla parte superiore dello smartphone.
Benchmark
Xiaomi Mi A2 ottiene un punteggio di 118.642 punti su AnTuTu, mentre su GeekBench 4 ottiene 1627 punti in single-core e 4452 punti in multi-core.
Il test delle memorie Androbench invece conferma la natura da medio gamma dello Xiaomi Mi A2 con risultati compatibili con memorie di tipo eMMC 5.1.
Fotocamera
Durante la presentazione a Madrid dello Xiaomi Mi A2 l’azienda ha elogiato più volte il modulo fotocamera, definendolo “Picture Perfect”: nonostante i passi in avanti rispetto alla generazione precedente siano stati fatti, siamo lontani dalla perfezione, anzi.
Il doppio setup posteriore comprende due sensori Sony da 12 MP+ 20 MP, entrambi con apertura f/1.8. Il secondo modulo non è utilizzato per migliorare l’effetto bokeh o come teleobbiettivo ma dovrebbe (notate il condizionale) essere utilizzato esclusivamente in condizioni di scarsa luminosità. Dotato infatti di pixel grandi 2.0 micron e con tecnologia Pixel binning, che mette insieme 4 pixel in modo da formarne uno più grande e che cattura più luce, dovrebbe essere la soluzione definitiva per le foto in notturna o comunque in condizioni di scarsa luminosità.
Purtroppo il risultato non convince molto, con poche differenze rispetto allo scatto realizzato con il sensore primario. La differenza c’è ma spesso l’intera scena viene impastata e i dettagli sono poco definiti, e il miglioramento spesso è davvero marginale. Possiamo scegliere di utilizzare la seconda lente in modalità manuale oppure affidarci alla modalità automatica che effettuerà da sola la scelta del sensore che meglio si adatta a catturare la scena.
Accantonata la critica sulle capacità fotografiche in condizioni di scarsa luminosità, per il resto bisogna dire che Xiaomi ha fatto enormi passi in avanti rispetto al Mi A1. Le foto di giorno sono ricche di dettagli, dai colori brillanti e con una modalità HDR che fa il suo dovere. Belle le macro, anche se la distanza minima dagli oggetti ci costringerà ad utilizzare il focus manuale per catturare un dettagli particolarmente vicino alla fotocamera.
Ottimo infine il sensore frontale, che realizza scatti davvero belli, supportato da una luce LED a 4500K che migliora la resa dei nostri autoscatti. Grazie ai suoi 20 Megapixel questa fotocamera spazza via la concorrenza, e il divario aumenta quando attiviamo la modalità ritratto che crea un effetto bokeh intorno al nostro contorno.
Una fotocamera promossa a pieni voti, sperando che con futuri aggiornamenti software la seconda lente possa essere meglio utilizzata. Se siamo in vena di sperimentazioni invece possiamo provvedere a sbloccare il bootloader del telefono ed abilitare le Camera2 API per poter installare la GCam, migliorando così ancora di più un comparto fotografico davvero al top.
Batteria
Grazie alla batteria da 3010 mAh lo Xiaomi Mi A2 ci riesce a portare sempre a sera ma non aspettatevi di più. Quello che più mina la batteria è un drain in stand-by importante, anche il 3%/h nonostante un utilizzo blando o in notturna, quando la modalità Doze dovrebbe aiutare ancora di più a mitigare i consumi.
Lo Snapdragon 660 convince sia per potenza che per gestione energetica, per cui la batteria non fa miracoli ma anche con utilizzo intenso riesce a portarci alla fine della giornata.
Prezzo e conclusioni
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Xiaomi Mi A2 Smartphone da 32 GB, Nero [Italia]
- Display 5.99″ 18:9 FHD+ 2160 x 1080
- Android One – 4G LTE – Fingerprint – Processore Snapdragon 660 AIE
- Ram 4GB – Rom 32GB
- Doppia fotocamera posteriore da 12MP + 20MP con funzionalità ai – Fotocamere frontale da 20 MP con funzionalità ai
- Bluetooth 5
Xiaomi Mi A2 è uno smartphone di fascia media davvero completo: il processore è ottimo e riesce a gestire tutta l’interfaccia in modo fluido, anche con multitasking avanzato e utilizzando applicazioni pesanti. La fotocamera è una delle migliori, se non la migliore, in questa fascia di prezzo e grazie al modding può essere ulteriormente migliorata attraverso l’utilizzo di GCam.
Android in versione stock con gli ultimi aggiornamenti è perfetto per chi apprezza i prodotti Xiaomi ma non la MIUI o per chi cerca un telefono subito pronto all’uso.
Per la terza generazione, da Xiaomi ci aspettiamo un design più curato ed una batteria più capiente, che consenta di terminare la giornata, ma siamo lontani dai due giorni di utilizzo, possibili con un uso leggero sullo Xiaomi Mi A1.
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