Previti perde contro Wikimedia anche in appello: non c’è responsabilità né diffamazione
Per chi non conoscesse i fatti pregressi, rimando all’articolo pubblicato nel 2013 su IlPost.it e al testo originale dell’ordinanza di primo grado.
La sentenza della Corte di Appello è la n.1065 del 19 febbraio 2018 e trovate il testo integrale su JurisWiki.
Come indicato nel dispositivo della sentenza,
La Corte, definitivamente pronunciando sull’appello avverso l’Ordinanza del 20/06/2013 del Tribunale di Roma, respinge il gravame. Condanna Cesare Previti a rifondere a Wikimedia Foundation Inc. […] le spese legali del presente grado di giudizio che liquida in € 10.000,00 per compensi professionali, oltre accessori di legge.
Tra l’altro, secondo la Corte, “non vi è nemmeno prova che i contenuti della biografia dell’Avv. Previti fossero lesivi dell’onore e della reputazione del medesimo con riferimento alla fattispecie del reato di diffamazione, né i contenuti apparivano di per sé ingiuriosi tanto da attivare un obbligo di rimozione da parte dell’hosting provider.”
Tale sentenza, assieme all’ordinanza connessa, rappresenta un fondamentale precedente giurisprudenziale per il diritto di internet italiano e nello specifico sul tema molto delicato della responsabilità degli hosting provider e dei service provider.
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