Da oggi il dominio laseroffice.it ha il certificato digitale SSL

Protocollo sicuro https

Diciamocelo, era ora!

La garanzia fornita agli utenti dai protocolli SSL sull’autenticazione del dominio del sito cui si collegano e sulla reale identità dell’azienda collegata a quel dominio, li protegge da frodi e furti, cosa fondamentale in particolare quando si ha a che fare con siti e-commerce e per tutti quei siti che erogano servizi online che comprendono lo scambio di informazioni delicate e private.

Da oggi anche il dominio laseroffice.it  ha il suo certificato SSL

Un certificato SSL (Secure Sockets Layer) e il suo successore TLS (Transport Layer Security), sono protocolli standard che proteggono le comunicazioni via Internet; assicurano cioè che le informazioni sensibili fornite dagli utenti sul web (come password, dati personali e numeri di carte di credito) rimangano riservate e non vengano in alcun modo intercettate da terze parti; questo avviene grazie a una comunicazione criptata tra il client server e il server web.

Cosa succede nello specifico? Quando si verifica la prima comunicazione tra browser e server web, quest’ultimo invia il proprio certificato digitale al browser che ne verifica la validità e se è tutto ok dà il via a una connessione sicura tra loro.

Nell’utilizzo tipico di un browser da parte di un utente finale, l’autenticazione TLS è unilaterale: è solo il server ad autenticarsi presso il client (il client, cioè il browser nel nostro caso, conosce l’identità del server ma non viceversa cioè il client rimane anonimo e non autenticato sul server). L’autenticazione del server è molto utile per il software di navigazione e per l’utente. Il browser valida il certificato del server controllando che la firma digitale del certificato del server sia valida e riconosciuta da una certificate authority interpellata utilizzando una cifratura a chiave pubblica. Dopo questa autenticazione il browser indica una connessione sicura mostrando solitamente l’icona di un lucchetto.

Quando navighiamo con una connessione che si basa su protocolli SSL lo capiamo anche dall’indirizzo sulla barra di navigazione, dove vedremo oltre ad un lucchetto anche l’indirizzo http:// (Hypertext Transfer Protocol) modificato in https:// (Hypertext Transfer Protocol Secure) proprio per specificare che si sta effettuando una connessione sicura che fa uso di certificati SSL o TLS valido.

Già da Gennaio 2017 Google ha iniziato a privilegiare i siti web con protocollo HTTPS, anche nei ranking di ricerca e a penalizzare i siti web in HTTP, che trasmettono cioè “in chiaro” le informazioni inserite dagli utenti.
Quindi Google da Gennaio 2017 ci considera inaffidabili, cosa non buona ovviamente!
Da oggi finalmente anche noi possiamo essere considerati sicuri e questo spero ci faccia alzare il ranking da parte di tutti i motori di ricerca internet. Del resto il comportamento degli utenti su un sito sta diventando sempre più fattore di ranking, non più solo il contenuto, non più solo la parte tecnica e il codice, ma anche l’esperienza degli utenti.

Inoltre Google ha scritto che il suo browser Chrome avrebbe mostrati degli allarmi (alert) ai visitatori, in cui sarebbe stato detto in maniera allarmante, che se approdavano su un sito web senza HTTPS, avrebbe mostrato un messaggio funesto, del tipo: “Ehy, attenzione che questo sito non è sicuro!”. Gli utenti del web a queste cose si prendono subito paura, anzi, essendo un fenomeno di massa relativamente giovane in Italia dove molte persone hanno scoperto le magnificenze del web solo grazie a Facebook, le remore e le paure dell’ignoto hacker, che vuole rubare i dati dei punti del Supermercato ma anche i dati delle carte di credito, sono dietro l’angolo.

Quindi questo passaggio ad https:// ci salva anche dall’avviso rosso di pericolo che appariva al primo accesso a una qualsiasi pagina web del nostro dominio laseroffice.it, che invita l’utente ad allontanarsi e a non proseguire la navigazione. Un bel cartello di divieto di accesso che di certo non giova al business di nessuno. Oltretutto ha un peso rilevante, dato che Google Chrome è il browser più usato (oltre il 53%) e quindi responsabile di oltre la metà delle pagine web viste al mondo (sia su desktop che tablet/mobile).

Quindi ri-diciamocelo, era ora!

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