Unity 8: le ricerche non ‘passeranno’ per i server di Canonical
Quando Canonical ebbe la geniale idea di implementare la ricerca su Internet tramite gli scope di Unity 7, la comunità letteralmente perse la testa – volendo essere moderati – e additò l’azienda fondata da Shuttleworth ed attualmente capitanata dalla Silber per invadere e non rispettare la privacy dell’utente.
Il motivo è presto detto: il meccanismo per cercare qualcosa – qualsiasi cosa – tramite (prima) gli scope classici e (poi) gli smart scope, in Unity 7, prevede che le query di ricerca passino in primis per lo “smart scope server” di Canonical e successivamente vengano smistate dal server stesso verso i servizi di pertinenza; ad esempio, una ricerca tramite lo smart scope di Soundcloud verrà prima “rigirata” al server di Canonical, che a sua volta la rigirerà a SoundCloud, esattamente come succede per la risposta.
La cosa che più fece infuriare gli utenti fu che all’inizio non vi era modo di disattivare la ricerca online, funzionalità introdotta immediatamente dopo il rilascio di Unity 7 (e della sua ricerca online) e che, allora come adesso, permette in un solo colpo di disabilitare la comunicazione della dash e dei suoi scope con la rete e di conseguenza con il server di Canonical.
Canonical non ha intenzione di ripetere lo stesso errore con Unity 8 – il cui codice sarà unico per computer, smartphone e tablet -, è per questo che nella dash che verrà i meccanismi di ricerca tramite scope verranno completamente ridisegnati. In primo luogo, Canonical “eliminerà” lo “scope server” dalle dinamiche di funzionamento della dash di Unity 8, in nome della privacy: ciascuna query di ricerca non passerà più per i server di Canonical ma verrà indirizzata direttamente al servizio di pertinenza, così come succederà con le risposte.
In parole povere, ciò significa che se effettuerete una ricerca tramite lo scope di SoundCloud la relativa query verrà inviata direttamente a SoundCloud e NON al server di Canonical; sarà lo stesso SoundCloud ad offrire poi la risposta, che verrà visualizzata nella dash. In tal modo, l’utente sa esattamente dove i dati scambiati attraverso la dash vanno a finire.
Diretta conseguenza di questo approccio pro-privacy è la possibilità di evitare la comunicazione con la rete disattivando selettivamente ciascuno scope di ricerca, senza disattivare l’intero meccanismo, come si vede dall’immagine in basso:
E’ per questo motivo che la voce relativa alla ricerca nella sezione Privacy del pannello delle impostazioni di sistema diventa ridondante, e sarà eliminata completamente in un futuro molto vicino. Pollice in su per Canonical, che – nonostante qualche opinabile azzardo durante gli ultimi utenti – con questa mossa dimostra appieno di aver imparato dai suoi errori precedenti!
L’articolo Unity 8: le ricerche non ‘passeranno’ per i server di Canonical appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.
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