Google X e Google ATAP: i progetti conosciuti (e concreti)
Che in Google succedano cose al limite dell’immaginazione umana era cosa nota, ma se si scava un po’ più a fondo e ci si informa su ciò che i laboratori segreti del big di Mountain View mettono segretamente in tavola ogni giorno… c’è da impazzire.
Si chiamano Google X e Google ATAP, un fine comune ma due approcci diversi: il primo assume ingegneri che posano creare progetti a lungo termine concretizzando (o cercando di farlo) tecnologia ad oggi lontana ancora anni luce; il secondo, invece, assume geni pazzoidi a cui vengono dati due anni di tempo per entrare, materializzare i propri progetti ed uscire.
Di entrambi i laboratori si conoscono soltanto i progetti già concretamente avviati o ritenuti impraticabili, tuttavia l’attività “under the hood” resta qualcosa di estremamente top-secret; e se vi state chiedendo a che livello arriva la stranezza di questi laboratori di BigG, vi basti sapere che in X avevano pensato di materializzare l’hoverboard ed il teletrasporto. Senza successo, ovvio.
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Ma Google X – capitanato da Astro Teller – e Google ATAP – capitanato da Regina Dugan – sono gli artefici di alcune tecnologie che ad oggi iniziano a prendere seriamente piede nel mondo di oggi o che, quantomeno, sono al centro di alcuni progetti pilota concretamente attivi con l’obiettivo di creare aggeggi e dispositivi (in generale) futuristici che possano migliorare la vita umana.
Ad esempio, l’artefice dei Google Glass – su cui il big di Mountain View continua a lavorare per risolvere le problematiche collegate alla privacy e renderlo un prodotto accessibile anche all’utenza media – è proprio il laboratorio Google X, come anche da Google X arriva il progetto delle auto in grado di guidarsi da sole, le Google self-driving car.
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E ricordate il Project Loon, l’ambizioso progetto (con pilota partito in Nuova Zelanda da oltre 2 anni ed in Australia da diversi mesi) che grazie a dei giganteschi palloni ad elio nell’atmosfera si prefigge di portare Internet nelle zone altrimenti inaccessibili? Anche questo arriva dai laboratori Google X…
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…come anche le lenti a contatto smart dedicate ai diabetici, in grado di controllare il livello di glucosio presente nel sangue attraverso le lacrime, eliminando così lo scomodo della puntura per la misurazione glicemica per via ematica e prefiggendosi di migliorare il monitoraggio ed il controllo autonomo dei soggetti affetti da diabete.
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Sempre parlando di salute, dai laboratori Google X arriva – dopo l’acquisizione di Lift Labs – anche il prototipo di cucchiaio ‘smart’ per aiutare gli affetti dal morbo di Parkinson a “smussare” i tremori tipici della patologia, permettendo loro di cibarsi in maniera autonoma e diminuendo quindi – almeno in parte – il disagio associato a questo aspetto della malattia.
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E per concludere la carrellata di progetti Google X, ma soltanto in ordine di elenco, segnaliamo il Project Wing – l’antagonista naturale di Amazon che prevede la concretizzazione delle consegne tramite droni, la produzione di energia completamente ecosostenibile con delle turbine a vento (grazie all’acquisizione di Makani Power e infine gli incredibili studi sul corpo umano per combattere i sintomi dell’età ed aumentare la durata della vita, conseguente all’acquisizione di Calico.
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Dei laboratori Google ATAP non si sente invece molto parlare, tuttavia è proprio la follia dei suoi geni ad aver concretizzato alcuni progetti più incentrati sul mondo dei dispositivi handset: ad esempio, il Project Tango – un sensore che può tracciare i movimenti nello spazio tridimensionale dedicato a smartphone e tablet – arriva proprio da lì…
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…e da Google ATAP arriva anche Project Ara, il progetto dedicato allo smartphone modulare su cui ognuno potrà – praticamente – assemblare, disassemblare e sostituire le componenti che desidera…
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Anche il recentissimo Google Fi – il servizio wireless, lanciato in collaborazione con Sprint e T-Mobile, che fa pagare all’utente esclusivamente la quantità di dati utilizzata – è figlio dei laboratori ATAP…
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…così come il Project Jacquard, una tecnologia in grado di creare veri e propri tessuti ed abiti “smart”.
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E infine, anche in questo caso solo in ordine di elenco, dai laboratori ATAP arrivano anche il Project Vault – che si prefigge di rendere completamente sicuro un computer con il solo ausilio di uno slot SD -, alcuni progetti per batterie futuristiche che possano migliorare in termini di durata grazie a nuove tecnologie in fase di studio e le cosiddette Spotlight Stories, il progetto che permette di guardare video a 360 gradi su YouTube tramite lo smartphone. Video che, per chi non lo sapesse ancora, esistono già!
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L’articolo Google X e Google ATAP: i progetti conosciuti (e concreti) appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.
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