Il nuovo bando MIUR sulla cittadinanza digitale: un’occasione imperdibile per parlare di openness
Mi riferisco in particolare ai principi fondanti del diritto d’autore, specialmente nella loro applicazione al mondo della creatività digitale e multimediale; ma penso anche ai nuovi modelli di gestione del diritto d’autore come le licenze Creative Commons che permettono un riuso collaborativo dei contenuti didattici, facendoli diventare a pieno titolo Open Educational Resources; e infine – perché no – non tralascerei nemmeno i temi del riuso virtuoso di software open source, standard aperti e interoperabilità delle tecnologie.
Si legge infatti nel bando:
Per i percorsi di “pensiero computazionale e creatività digitale”, particolare attenzione deve essere riservata a:
- promuovere gli elementi fondamentali per l’introduzione alle basi della programmazione, anche allo scopo di sviluppare le competenze collegate all’informatica;
- sviluppo del pensiero computazionale per rafforzare la capacità di analisi e risoluzione dei problemi e l’utilizzo dei suoi strumenti e metodi, sia attraverso tecnologie digitali sia attraverso attività unplugged, per stimolare un’interazione creativa tra digitale e manuale, anche attraverso esperienze di making, robotica educativa e internet delle cose.
Per i percorsi di “cittadinanza digitale”, particolare attenzione deve essere riservata a:
- consapevolezza delle norme sociali e giuridiche in termini di “Diritti della Rete”, educazione all’uso positivo e consapevole dei media e della Rete, anche per il contrasto all’utilizzo di linguaggi violenti, alla diffusione del cyberbullismo, alle discriminazioni;
- educazione alla valutazione della qualità e della integrità delle informazioni, alla lettura, scrittura e collaborazione in ambienti digitali, alla comprensione e uso dei dati e introduzione all’open government, al monitoraggio civico e al data journalism;
- azioni per stimolare la creatività e la produzione digitale, l’educazione all’uso dei nuovi linguaggi del digitale, ai nuovi modelli di lavoro e produzione, alle potenzialità dell’interazione tra fisico e digitale.
Per qualche spunto sugli argomenti da sviluppare legati appunto al mondo del diritto d’autore on line e delle licenze open in ambito didattico, rimando ai materiali da me realizzati per il corso “animatori digitali” tenuto all’Istituto Cairoli di Pavia nonché alle videolezioni da me registrate per il sito WikiScuola.it. Confido vivamente che le varie scuole e gli snodi formativi coinvolti nell’iniziativa abbiano la lungimiranza di strutturare le loro proposte di partecipazione al bando declinandole in questa direzione.
Ricordo infine che il bando prevede come scadenza il giorno 5 maggio (ore 15), che la trasmissione dei piani firmati dovrà avvenire poi entro il giorno 15 maggio e la conclusione dei corsi entro l’anno scolastico 2018/2019; la procedura è a carico dei dirigenti scolastici.
Un’utile sintesi schematica del bando e dei vari adempimenti è stata realizzata dal Prof. Antonio Leo ed è disponibile online qui.
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