By Marco Giannini
Negli scorsi giorni
vi ho segnalato la notizia della delibera recentemente approvata dal Comune di Roma che prevede l’impegno all’utilizzo di software libero o a codice sorgente aperto nell’Amministrazione Capitolina.
A seguito della notizia in molti si sono posti interrogativi su come sarà gestito il passaggio, la formazione e quali software verranno sostituiti. Per questo motivo ho provveduto a contattare l’Assessorato Roma Semplice che mi ha prontamente risposto nella persona dell’Avv. Marco Scialdone.
La migrazione si limiterà alla suite da ufficio o coinvolgerà anche i sistemi operativi?
La migrazione avverrà sulla base di un piano graduale e progressivo che interesserà dapprima la suite da ufficio. In un secondo momento, si valuterà la possibilità di procedere alla migrazione verso sistemi operativi FLOSS.
Nell’intervista a Radio Popolare Roma si parla della collaborazione con LibreItalia. Come avverrà questa collaborazione? Verrà fatta una formazione generica del personale con dei corsi base o è prevista la formazione di personale interno?
Oltre a LibreItalia ci saranno altre associazioni esperte di software libero che verranno coinvolte nel progetto di migrazione? Se si quali?
LibreItalia ci ha offerto la sua collaborazione ma al momento non sono stati definiti i dettagli o le modalità anche perché procederemo con apposito avviso pubblico per l’individuazione dei soggetti che vogliano supportare l’amministrazione nell’attuazione della delibera. Si può ipotizzare che il meccanismo di formazione di LibreOffice sarà come quello a cascata usato già in Umbria e al dipartimento della Difesa.
Siete orientati ad un bando di assunzione per personale tecnico interno o in futuro la formazione e lo sviluppo verrà affidato a tecnici esterni con procedura d’appalto?
Sicuramente opereremo prima una ricognizione dell’esistente sia in termini di dotazioni che di personale e all’esito valuteremo come intervenire.
Immagine via Wikipedia
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