Recensione HyperX Cloud Revolver: un (buon) nuovo inizio
By Simone Renzo
Chi è nel mondo del gaming sicuramente conosce HyperX, un brand di Kingston che si occupa interamente di periferiche ed hardware per il gaming, di cui abbiamo coperto diversi prodotti in passato compresi i due headset precedenti ovvero le HyperX Cloud e Cloud 2. Dopo aver riscosso un enorme successo con gli headset precedenti, anche grazie alla qualità offerta dal brand QPad che produceva gli stessi, HyperX torna all’attacco portando la produzione e la progettazione del nuovo prodotto interamente in casa e creando una cuffia dalle caratteristiche totalmente diverse ma con diversi nuovi miglioramenti, scopriamo quindi le nuove HyperX Cloud Revolver!
Confezione
Il nuovo confezionamento delle Cloud Revolver riprende in parte l’estetica dei precedenti, con una scatola rigida davvero ben presentata e con imbottiture interne notevoli. All’interno però il bundle è veramente ridotto all’osso rispetto alle Cloud 1 e 2, troviamo infatti solo l’headset col microfono separato, ed un adattatore da jack tripolare a 2 jack separati per microfono e cuffia con in linea un regolatore di volume e switch fisico per microfono, grandi assenti i cavi prolunga, pad di ricambio in velluto ma soprattutto una sacca da trasporto.
Design ed Ergonomia
Le HyperX Cloud Revolver sono sicuramente uno stacco netto rispetto alle due cuffie precedenti, essendo appunto progettate e prodotte tutte in casa dal brand inglese. La loro struttura portante interamente in acciaio ed i padiglioni grandi rendono le Revolver non leggerissime con 360 g di peso complessivo ma una volta indossate quasi ve le scorderete essendo comodissime e ben equilibrate.
L’archetto superiore si divide in due sezioni, quella superiore portante in acciaio e quella inferiore con il logo HyperX, l’imbottitura in similpelle e memory foam (davvero morbida e confortevole) che si autoregola in base alla nostra testa, evitandoci regolazioni di ampiezza dell’archetto in modo manuale. Un contro enorme della struttura in metallo è sicuramente la trasmissione di ogni singola vibrazione direttamente nei padiglioni, insomma vi sono pro e contro per questa nuova scelta che rende l’headset comodissimo e solido ma talvolta anche estremamente frustrante.
I padiglioni sono interamente rivestiti in similpelle e memory foam ma non sono inclusi quelli di velluto oltre a non sembrare smontabili, mentre il nuovo design esterno in plastica (che pare piuttosto economica e fragile) da quel tocco di cattiveria all’headset che non si vedeva nelle Cloud precedenti. Attenzione a non farvi fregare, le Cloud Revolver non sono cuffie semi-aperte o aperte ma totalmente chiuse e non vi sono fori “importanti” di fuoriuscita del suono mantenendo anche un buon isolamento dall’esterno.
Infine il nuovo microfono rimovibile con cancellazione dei rumori (inefficace) presenta una struttura ridisegnata rendendolo decisamente più solido e professionale, speriamo anche durevole nel tempo. Riguardo le connessioni le Revolver offrono un singolo jack da 3.5 mm con presa tripolare che include il microfono (TRRS), ideale per l’utilizzo su smartphone/console mentre per l’utilizzo su PC dovremo utilizzare l’adattatore per i due jack con controllo volume inline, che comunque include un cavo rivestito in tessuto davvero resistente.
Qualità Audio
Eccoci arrivati al punto forte ed al cambiamento più sostanziale per questo nuovo headset, le Cloud Revolver infatti non sono più basate su cuffie QPad ma presentano una struttura interna totalmente rinnovata e dedicata all’ambito gaming (specialmente FPS). I driver in neodimio integrati da 50 mm sono posizionati in modo da adattarsi al padiglione uditivo così da direzionare meglio il suono e renderlo più preciso nello spazio, con una potenza nominale di 30 mW (max 500 mW), una pressione sonora massima di 104.5 dB SPL ed una risposta in frequenza estreamente estesa (12 Hz – 28 kHz) sono quindi tra i migliori sul mercato per quanto riguarda l’ambito gaming.
Interessante la scelta di scendere con l’impedenza che arriva a 30 Ohm contro i 50 Ohm delle Cloud 1/2, rendendo le Cloud Revolver più adatte all’utilizzo con sistemi audio meno amplificati come console e smartphone. Dal punto di vista dell’esperienza il soundstage è decisamente più ampio e preciso degli altri headset, la gamma media è stata enfatizzata con vocali precisi e naturali mentre le frequenze alte rimangono leggermente sopra le righe ma adatte all’ambito gaming, un ringraziamento anche per la gamma bassa dove finalmente troviamo più corpo e controllo senza esagerare nella potenza (rimangono cuffie con risposta spiccata sui medio-alti). Durante sessioni di gaming ho trovato le Revolver perfette per i giochi FPS dove si ha bisogno di precisione nello spazio, mentre a livello musicale il meglio sicuramente lo si ha su generi rock o con più acustiche/vocali che gioveranno della risposta in frequenza.
Il nuovo microfono removibile delle Cloud Revolver infine presenta un restyling completo anche a livello tecnico con risposta in frequenza di 50 Hz – 18 kHz e un sistema integrato si pop-filter e noise cancelling. L’unico vero problema di questo nuovo microfono risiede proprio in queste ultime due caratteristiche, il pop-filter integrato infatti fa un lavoro meno efficace rispetto alle Cloud 1/2 mentre il sistema di cancellazione dei rumori non ha effetti apprezzabili e spesso si sente un fruscio di fondo persistente se registriamo la nostra voce, insomma tutt’ora non si riesce a trovare un headset con un microfono all’altezza delle aspettative se non per sessioni di gioco normali e chiamate VoIP occasionali.
Conclusioni
HyperX finalmente si mette in gioco da sola per la creazione di un nuovo headset, reduce dall’enorme successo dei precedenti fatti in collaborazione con QPad, che possa tener testa alla concorrenza ed offrire una qualità sia costruttiva che audio di alto livello. Le Cloud Revolver riescono quasi completamente in questo intento, offrendo una qualità costruttiva notevole ma non esente da problemi di progettazione (vedi vibrazioni della fascia metallica e plastiche fragili), ma soprattutto un timbro audio che convince a pieno e farà contenti tutti i gamer più esigenti ma anche chi ama ascoltare della buona musica mantenendo lo stesso headset. Un po’ sotto tono invece l’area microfonica su cui bisogna lavorare per rifinire alcune pecche, ed il bundle incluso davvero scarno rispetto alle Cloud 1/2 che offrivano molti più accessori utili.
Nota dolente (forse) per le Cloud Revolver, almeno in questa fase iniziale di lancio, è il prezzo di 129.99 € in preordine da Amazon.it con spedizione gratuita e supporto Prime, non basso ma forse nemmeno esagerato per un headset che punta ad una fascia di utilizzatori d’elite, che puntano molto al comfort d’utilizzo e alla qualità audio rispetto che ad una cuffia all-round come le Cloud 1/2 (che rimangono in commercio).
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