Tra le scelte di Ubuntu sulle Coreutils e il nuovo driver NVIDIA NOVA, Rust non dà segni di rallentamento

È vero, è dall’inizio dell’anno che raccontiamo la tempesta in corso nel kernel Linux a proposito dell’adozione di Rust come linguaggio di sviluppo (aggiuntivo) nel progetto. All’atto pratico però, al netto di dimissioni incrociate e carpiate dei vari maintainer, queste vicende non sembrano minimamente aver rallentato il percorso di Rust.
Se non fossero bastate le rassicurazioni di Linus Torvalds e Greg Kroah-Hartman a proposito di Rust nel Kernel Linux, e se non fosse bastata l’introduzione di Hyperlight, la libreria Rust super-veloce creata da Microsoft, ecco altre 2 ragioni da cui si può concludere come l’interesse (ed il lavoro) con Rust è più vivo che mai.
La prima riguarda NOVA, il driver open-source sviluppato per le schede grafiche NVIDIA, successore di nouveau (la cui caratteristica principale ricorderete essere il prodotto di un reverse engineering del driver proprietario), che è ormai pronto e atterrerà nel kernel Linux 6.15, stando a quanto indicato da Phoronix.
La pull request (richiesta di integrazione del codice) è stata presentata e starà a Linus Torvalds (come sempre) decidere se includerla o meno in questa versione, ma le probabilità sono molto alte e sarebbe una bella svolta per i possessori di queste schede grafiche che non sono mai stati esattamente entusiasti tanto della qualità di nouveau, quanto del fatto di voler usare un driver proprietario.
La seconda notizia riguarda Ubuntu, che ha scelto di utilizzare nella prossima versione 25.10 le Coreutils (oltre ad altri elementi di sistema) scritte in Rust. È sempre Phoronix a riportare la notizia con le parole di Jon Seager, ingegnere Canonical, a proposito dell’ossidazione di Ubuntu (gioco di parole con la “ruggine” di Rust):
Starting with Ubuntu 25.10, my goal is to adopt some of these modern implementations as the default. My immediate goal is to make uutils’ coreutils implementation the default in Ubuntu 25.10, and subsequently in our next Long Term Support (LTS) release, Ubuntu 26.04 LTS, if the conditions are right.
A partire da Ubuntu 25.10, il mio obiettivo è quello di adottare alcune di queste implementazioni moderne come predefinite. Il mio obiettivo immediato è quello di rendere l’implementazione delle uutils di coreutils l’impostazione predefinita in Ubuntu 25.10, e successivamente nella nostra prossima versione di supporto a lungo termine (LTS), Ubuntu 26.04 LTS, se le condizioni sono giuste.
Tutto questo fa parte di un thread su Ubuntu Discourse che approfondisce l’argomento.
Insomma, chi pensava che Rust fosse in crisi dovrà ricredersi, perché tutto indica il contrario. Prima lo si accetterà, meglio sarà per tutti: Rust è qui per restare.
Raoul Scarazzini
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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