Chrome, Opera, Vivaldi, Waterfox e Wavebox uniscono le forze nella Browser Choice Alliance per combattere Microsoft Edge
Gli sviluppatori dei browser Web tra cui Opera, Vivaldi, Google Chrome, Wavebox e Waterfox hanno annunciato la nascita della Browser Choice Alliance. Questo gruppo difenderà il diritto dei consumatori a scegliere, mantenere e utilizzare il loro browser preferito su Windows senza che tale scelta venga compromessa.
Attraverso dark pattern, ostacoli tecnici e inganni, Microsoft impedisce ai consumatori di trovare e utilizzare il browser che desiderano e di impostarlo come predefinito preferito sui PC Windows. Queste azioni non riguardano solo gli sviluppatori di browser, ma l’intero ecosistema Web.
La Browser Choice Alliance chiede un intervento urgente da parte degli enti regolatori di tutto il mondo per affrontare la questione e difendere il diritto di scelta dei consumatori. Ad esempio, il gruppo ha richiesto alla Commissione europea di designare il browser Edge di Microsoft come “gatekeeper” ai sensi del Digital Markets Act (DMA). Questa richiesta si inserisce in un contesto più ampio, in cui la Commissione ha recentemente concluso delle indagini di mercato su vari servizi di Apple e Microsoft, decidendo che alcuni di essi, tra cui Edge, non soddisfano i criteri per essere classificati come “gatekeeper”.
Il termine “gatekeeper” si riferisce a quelle piattaforme digitali che hanno un impatto significativo sulle dinamiche di mercato, fungendo da intermediari cruciali tra utenti e fornitori di servizi. Sotto il DMA, le aziende designate come gatekeeper devono rispettare una serie di obblighi e divieti per garantire una concorrenza leale e proteggere i diritti degli utenti. Questi obblighi includono, ad esempio, la facilità di annullamento dell’iscrizione ai servizi e l’interoperabilità con altre piattaforme
Windows è il sistema operativo desktop leader, con oltre il 70% di quota di mercato a livello globale secondo StatCounter. Questo potere ha permesso a Microsoft di limitare la capacità del software rivale di competere su Windows creando restrizioni ingannevoli contro i concorrenti.
A ogni svolta, Microsoft usa dark pattern, ostacoli tecnici e inganni per impedire ai consumatori di accedere al browser che desiderano o di impostarlo come predefinito. Ciò include:
- Creazione di ostacoli per il download di un browser diverso;
- Ripristinare le impostazioni predefinite degli utenti su Edge durante gli aggiornamenti regolari;
- Apertura forzata dei collegamenti nei servizi Microsoft (Teams/Outlook ecc.) in Edge o Bing;
- Messaggi coercitivi sulla scelta del browser, che incoraggiano gli utenti a “ripristinare le impostazioni del browser consigliate da Microsoft”.
Se Edge venisse designato come “gatekeeper”, Microsoft sarebbe soggetta a regolamenti più severi riguardo al modo in cui gestisce il browser all’interno del sistema operativo Windows. Ciò potrebbe includere restrizioni sull’auto-preferenza dei propri servizi e obblighi per garantire che gli utenti possano facilmente scegliere e installare browser alternativi.
La richiesta di designazione di Edge come gatekeeper rappresenta quindi un tentativo da parte del gruppo di garantire una maggiore equità nel mercato dei browser e di proteggere i diritti dei consumatori contro pratiche commerciali potenzialmente dannose.
Fonte: https://www.marcosbox.com/2024/11/28/chrome-opera-vivaldi-waterfox-e-wavebox-uniscono-le-forze-per-combattere-microsoft-edge/
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