La storia di PyTorch, la libreria open-source per il machine learning utilizzata dal 60% dei progetti AI

La storia di PyTorch

Se siete tra quelli che per vostra sfortuna hanno a che fare con tematiche relative all’intelligenza artificiale ed al machine learning avrete certamente sentito parlare, e verosimilmente utilizzato, PyTorch.

Creato nel 2016 da Facebook (precisamente dal Facebook’s AI Research lab – FAIR), è una libreria open-source che permette di creare e addestrare modelli di intelligenza artificiale in modo efficiente, utilizzando la potenza delle GPU per accelerare i calcoli.

Il segreto del successo di PyTorch è la sua facilità d’uso e flessibilità, oltre al fatto di essere supportato da una grande comunità di sviluppatori e ricercatori.

All’interno di un documentario recentemente pubblicato che ne riassume la storia vengono raccontati alcuni degli impressionanti numeri che accompagnano questo progetto.

Numeri descritti in dettaglio da questo articolo di The New Stack:

  • Il 60% delle implementazioni di ricerca sull’intelligenza artificiale utilizza PyTorch.
  • PyTorch è alla base di oltre 600.000 repository su GitHub.
  • PyTorch viene utilizzato ovunque, dalla NASA alle principali società di intrattenimento come Disney e Pixar, e persino ad Astra Zeneca per la scoperta di farmaci.

Di fatto ciò di cui si sta parlando è lo standard de-facto delle implementazioni software in ambito machine learning. Qualcosa per cui certamente, interessati o meno, vale la pena di spendere attenzione.

Perché comunque l’AI è ormai attualità, lo si voglia o no. Ad esempio in Germania hanno deciso che è possibile brevettare materiale prodotto da una AI, se tra i suoi inventori c’è almeno un essere umano.

Insomma, la storia raccontata nel video ha certamente motivo di essere guardata:

Official PyTorch Documentary: Powering the AI Revolution

In conclusione, se è di una rivoluzione in corso che stiamo parlando, e la questione risulta alquanto opinabile per quanti credono che prima o dopo la bolla AI scoppierà, questa rivoluzione è basata (ancora una volta) su un software open-source e questo non è assolutamente un dato irrilevante.

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Raoul Scarazzini

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

Fonte: https://www.miamammausalinux.org/2024/07/la-storia-di-pytorch-la-libreria-open-source-per-il-machine-learning-utilizzata-dal-60-dei-progetti-ai/

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