10 distribuzioni GNU/Linux del 2024 per recuperare vecchi computer

TuxAlLavoro

In un’epoca in cui la tecnologia è in continua evoluzione, può essere difficile mantenere i computer più vecchi aggiornati e funzionanti. Il timore che l’hardware diventi inutilizzabile non è più giustificato grazie a molte distribuzioni GNU/Linux leggere che possono dare nuova vita ai vecchi sistemi. Ecco quindi 10 distribuzioni GNU/Linux del 2024 per recuperare vecchi computer che iniziano a sembrare vecchi, in particolare quelli che hanno oltre 5 anni di vita.

Se hai un computer più vecchio ma con processori Intel i7 di 1° o 2° generazione, puoi effettivamente eseguire Ubuntu o una distribuzione GNU/Linux con delle caratteristiche simili. Tuttavia, le distribuzioni GNU/Linux leggere sono un’ottima scelta se disponi di hardware meno potente, come computer con poca memoria e CPU come Celeron, Pentium Gold e Silver.

10 distribuzioni GNU/Linux del 2024

Da precisare che i moderni ambienti desktop Linux, come GNOME 40+ e KDE Plasma e le distribuzioni GNU/Linux che utilizzano systemd come sistema di init, non funzionano più o comunque, se anche funzionassero, non avrebbero prestazioni adeguate con l’hardware troppo vecchio. I progressi tecnologici significano anche una maggiore complessità del software, che richiede sistemi più potenti per poterlo far girare efficientemente. Quindi per poter far rivivere computer troppo vecchi è necessario scendere a qualche compromesso.

Linux Lite: una distribuzione facile da usare

Linux Lite è stato creato per fornire una transizione graduale dai vecchi sistemi Windows a Linux. Si tratta di una distribuzione che offre un ambiente desktop semplice e funzionale basato su Xfce e Ubuntu, rendendolo perfetto per gli utenti con hardware meno potente. Con aggiornamenti attivi e supporto per sistemi a 32 bit, Linux Lite è una scelta eccellente per coloro che desiderano un’esperienza utente familiare ma aggiornata.

Puppy Linux: flessibilità ed efficienza

Puppy Linux è unico in quanto non richiede un’installazione permanente sul disco rigido. Invece, il sistema viene eseguito direttamente dalla RAM con una notevole reattività, consentendoti di far funzionare il tuo computer anche se rimuovi il supporto di avvio. Puppy Linux è compatibile con Ubuntu LTS ed è una scelta eccellente per computer o netbook molto vecchi con RAM minima. Usa JWM (Joe’s Window Manager) un gestore di finestre leggero e altamente configurabile. Puppy Linux offre versioni a 32 bit.

BunsenLabs: il successore di Crunchbang

BunsenLabs offre un’esperienza Linux ottimizzata basata sul ramo stabile di Debian con il gestore di finestre OpenBox. Si tratta di una distribuzione particolarmente veloce e stabile che include anche una versione a 32 bit, rendendola adatta ai sistemi più vecchi e poveri di risorse.

Lubuntu: leggera ma moderna

Come variante ufficiale di Ubuntu, Lubuntu utilizza l’ambiente desktop LxQt per offrire un’esperienza utente leggera ma moderna. Lubuntu potrebbe non essere la distribuzione più leggera in circolazione, ma la sua capacità di bilanciare funzionalità e requisiti di sistema lo rende una scelta affidabile per i computer più vecchi specie se con una buona dotazione di memoria e scheda video. Lubuntu non offre più versioni ufficiali a 32 bit a partire dalla release 18.04 del 2018.

Absolute Linux: potente ma semplice

Absolute Linux è basato su Slackware e offre un ambiente privo di systemd, ideale per gli utenti che preferiscono esperienze Linux più semplici e tradizionali. Con IceWM come ambiente desktop e una raccolta di applicazioni essenziali pronti all’uso, Absolute Linux è una potente alternativa per chi dispone di un vecchio PC da far tornare in attività. Include anche la versione a 32 bit.

antiX: il veterano flessibile

antiX, basata sul ramo stabile di Debian, rende disponibili diversi ambienti desktop leggeri come IceWM e Fluxbox per creare un’esperienza utente versatile e veloce. Offre un ambiente privo di systemd e offre 4 diverse possibilità di installazione da minimale a completa di tanti applicativi per adattarsi a esigenze diverse. Le possibili installazioni sono presenti anche a 32 bit.

LXLE: Lubuntu ancor più leggero

LXLE è basato su Lubuntu ma utilizza LXDE invece di LxQt, fornendo un ambiente ancora più leggero per gli utenti con hardware molto limitato. È una soluzione perfetta per far rivivere i computer che non sono più in grado di gestire i sistemi operativi più recenti. LXLE offre anche versioni a 32 bit.

Porteus: ideale se ti piace KDE

Porteus è un’altra distribuzione basata su Slackware che offre l’ambiente desktop legacy KDE 4.0+. Con le sue dimensioni di installazione minime e la possibilità di essere eseguito interamente da USB o altro supporto avviabile, Porteus è perfetto per gli utenti che preferiscono l’aspetto classico di KDE ma con un basso uso di risorse. Esiste anche a 32 bit.

Q4OS: rilancio dei sistemi Windows obsoleti

Q4OS è progettata specificamente per far rivivere i PC che una volta eseguivano Windows XP o Windows 7. Con un programma di installazione a 32 bit, un programma di installazione simile a Windows e ambiente desktop Trinity, Q4OS è un’ottima scelta per coloro che desiderano una distribuzione familiare ma più potente della loro sistemi operativi obsoleti.

MX Linux: un peso medio versatile

Nonostante non si possa classificare propriamente come leggera, MX Linux basata su Debian offre un eccellente equilibrio tra funzionalità ed efficienza, soprattutto nella sua versione KDE Plasma. Con le proprie applicazioni e un robusto gestore di pacchetti, MX Linux si distingue come una forte alternativa per coloro che cercano un’esperienza Linux più ricca per sistemi non troppo vecchi. Esiste anche a 32 bit.

Conclusioni

In sintesi, queste 10 distribuzioni GNU/Linux dimostrano che la comunità Linux cerca costantemente di includere il maggior numero possibile di utenti, indipendentemente dall’età del proprio hardware. Con queste opzioni, puoi facilmente dare nuova vita al tuo vecchio sistema e goderti un’esperienza informatica non proprio modernissima ma sicura e stabile.

Se osserviamo attentamente le distribuzioni GNU/Linux leggere che abbiamo presentato, possiamo vedere che molte di esse sono basate su Debian, che non per nulla viene spesso chiamato il “sistema operativo universale”.

Fonte: https://www.debugpoint.com/lightweight-linux-distributions-2022/
Fonte: https://www.linux.se/10-bra-distrbutioner-for-dej-som-vill-aterbruka-hardvara-som-ar-m-a/

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