Amelia è un nuovo programma di installazione per Arch Linux basato su Bash
Arch Linux è spesso acclamato per la sua flessibilità, semplicità e potenza. Tuttavia, il processo di installazione può essere impossibile da affrontare per chi si avvicina per la prima volta al mondo Linux, scoraggiante per chi vuole passare ad Arch Linux da un altra distribuzione GNU/Linux e richiedere molta attenzione anche agli utenti esperti. Ad oggi, per sopperire a questa lacuna, esiste già da diverso tempo un programma di installazione in modalità testuale che si chiama Archinstall di cui ho scritto nella guida per creare la propria distribuzione GNU/Linux. Evidentemente non soddisfatto da questo programma scritto in Python, un utente della comunità di Arch Linux ha annunciato su Reddit un paio di giorni fa un aggiornamento di un suo nuovo programma di installazione per Arch Linux basato su Bash che ha chiamato Amelia, come il noto personaggio immaginario dei fumetti e cartoni animati Disney che è una strega avversaria di zio Paperone.
Il primo annuncio di presentazione di Amelia sembra essere questo scritto sempre su Reddit circa 8 mesi fa. Si tratta di quasi 5.000 righe di script Bash, che supportano solo il moderno standard GPT per la definizione della tabella delle partizioni su una unità di memoria (unità di memoria a stato solido o disco fisso) e conseguentemente lo standard EFI (Extensible Firmware Interface).
I file system del programma di installazione e l’approccio al processo di inizializzazione seguono le ultime tendenze. Ad esempio, quando si utilizza il file system ext4, il comando genfstab
tradizionale viene saltato e i meccanismi integrati di systemd
gestiscono le configurazioni necessarie.
Questa automazione si estende anche a initramfs
, dove systemd
sostituisce la vecchia combinazione di base
e udev
, semplificando ulteriormente la configurazione.
Nonostante la possibilità di automatizzare il processo di installazione, Amelia non elimina il controllo dell’utente. Il processo di installazione è altamente interattivo, con istruzioni colorate guidate da menu che guidano gli utenti attraverso ogni passaggio.
Per la gestione del disco, il programma di installazione utilizza cgdisk
, offrendo una pseudo-GUI che bilancia la facilità d’uso con funzionalità robuste. Ciò garantisce che la gestione delle partizioni sia sicura e facile da usare.
Gli utenti hanno l’ultima parola nelle scelte chiave di configurazione, mentre Amelia richiede conferma in ogni passaggio critico. Ciò mantiene l’utente informato e con il massimo controllo sul processo di installazione riducendo il rischio di risultati indesiderati. Cosa che con Archinstall invece può accadere, come la mia esperienza mi ha insegnato!
Inoltre, Amelia offre un sistema di menu dettagliato che include personalizzazione, configurazione del sistema e gestione del disco. Gli utenti possono scegliere la lingua e il layout della tastiera e mettere a punto il proprio sistema per ambienti desktop specifici, come KDE Plasma, GNOME, Xfce, ecc., ottimizzati per le prestazioni.
Sono disponibili anche opzioni avanzate come la selezione del kernel Linux e la gestione dell’avvio EFI, rivolte agli utenti che desiderano personalizzare i propri sistemi. Questo programma di installazione di Arch Linux esegue anche vari controlli prima di procedere con l’installazione, come la verifica della modalità UEFI e della connettività Internet e l’aggiornamento dell’orologio di sistema.
Come utilizzare Amelia per installare Arch Linux
Ovviamente Amelia è uno strumento che non fa parte dell’immagine ISO di installazione di Arch Linux come invece lo è Archintall. Quindi, per iniziare, avvia l’immagine ISO Live di Arch Linux e attiva una connessione ad internet come descritto in questo capitolo nella nella mia guida per creare la propria distribuzione GNU/Linux. Una volta avviata Arch Linux e visualizzato il prompt della shell, scarica lo script Amelia utilizzando un semplice comando Curl:
curl -O https://gitlab.com/prism7/archery/-/raw/main/Amelia.sh
Quindi, esegui semplicemente lo script e segui i vari passaggi.
sh Amelia.sh
Una volta terminata l’installazione, vedrai una schermata che conferma che il tuo nuovo sistema Arch Linux è stato installato con successo. Riavvia semplicemente il computer e sarai pronto per partire.
Conclusioni
Amelia fa effettivamente quello che dovrebbe: installare Arch Linux. Tuttavia, è importante capire che lo strumento è progettato per utenti avanzati, non per principianti alle prime armi. In altre parole, il suo scopo principale è far risparmiare tempo agli utenti già esperti che hanno familiarità con la configurazione manuale di Arch Linux. Se usi Amelia, dovresti già sapere cosa stai facendo. Rimarrai deluso se ti aspetti che l’installatore ti tenga la mano durante ogni passaggio. In pratica come un Archinstall sotto altre spoglie.
Ciò è particolarmente vero per il partizionamento del disco, dove è fondamentale una buona comprensione dei diversi tipi di partizione e modalità di gestione delle stesse.
Nel processo di installazione abbiamo riscontrato problemi con i controlli di coerenza dei pacchetti durante l’utilizzo di download paralleli di Pacman che abbiamo risolto impostando Amelia in modo da evitare download paralleli.
In sintesi, Amelia è uno strumento eccellente per installare Arch Linux consentendo agli utenti esperti di risparmiare molto tempo gestendo automaticamente gran parte della configurazione manuale ma le potenzialità presenti in Archinstall, che è costantemente sviluppato, sono ancora da superare. La vera innovazione sarebbe un programma di installazione grafico ovvero in modalità GUI.
Per ulteriori informazioni sul programma di installazione di Amelia per Arch Linux, puoi visitare la sua pagina su GitLab.
Fonte: https://www.reddit.com/r/archlinux/comments/19am5il/amelia_installer_updated/
Fonte: https://linuxiac.com/amelia-a-new-bash-powered-arch-linux-installer/
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