Red Hat pubblica la minor release 8.10 di RHEL, l’ultima prevista per la serie 8, che si avvia alla conclusione, cosa faranno i cloni?
Prima di creare inutili allarmismi, chiariamo subito: se è vero che il titolo di questo articolo è completamente corretto, gli utenti che montano all’interno dei propri data center la serie 8 delle distribuzioni Enterprise Linux e quindi RHEL, AlmaLinux, Rocky Linux e Oracle Linux, per citare le principali, possono stare tranquilli: tra maintenance support che terminerà nel maggio 2029 e extended life cycle support che invece finirà nel maggio 2032 c’è tutto il tempo di organizzarsi.
Ma il fatto rimane, ed è che la minor release 8.10 di Red Hat Enterprise Linux recentemente pubblicata sarà l’ultima della serie 8, il cui ciclo di vita è partito 5 anni fa, come mostra l’immagine proveniente dalla Planning Guide ufficiale:
La situazione è del tutto in linea con le major release precedenti e come indica quest’altro chiaro schema, sempre dalla Planning Guide ufficiale, è questo lo standard di sopravvivenza in termini di anni che Red Hat fornisce per le proprie distribuzioni:
A terminare quindi ora è quello che viene denominato il “full support“, ossia il periodo in cui Red Hat fornisce aggiornamenti regolari di sicurezza, risoluzione di bug, nuove funzionalità e compatibilità con hardware recente.
Da qui in poi sarà solo “maintenance”, mantenimento.
Chiaramente la situazione riguarda da vicino anche i cloni RHEL, a partire da AlmaLinux, che ha già pubblicato la propria release 8.10 (vedi le relative release notes), e tanto Rocky Linux quanto Oracle Linux, le quali ancora non hanno pubblicato, ma che verosimilmente lo faranno a breve.
La riflessione in chiusura di questo articolo riguarda proprio i cloni di RHEL. Sarà interessante capire se, ad esempio, AlmaLinux si adeguerà alla politica Red Hat in merito al supporto oppure farà una scelta alternativa, offrendo magari ai propri clienti una versione diversa e concorrenziale di supporto.
Se infatti già per la gestione dei pacchetti sono state fatte scelte differenti, ricorderete la decisione di diventare una distribuzione ABI compatibile invece che un vero e proprio clone, potrebbe quindi succedere che anche nell’ambito del supporto le scelte possano essere differenti.
Raoul Scarazzini
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