Cosa significano Derivate, Spin, Flavors, Remix e Remaster nel mondo delle distribuzioni GNU/Linux

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Coloro che sono nuovi nel mondo delle distribuzioni GNU/Linux potrebbero essere sorpresi da così tanti nuovi termini per indicare una caratteristica o una origine di una di loro. Ma a tutto c’è un perché e una spiegazione.

Ecco una spiegazione di questi termini nel contesto del mondo delle distribuzioni GNU/Linux:

  1. Derivate: le derivate sono distribuzioni GNU/Linux che sono state modificate a partire da un’altra distribuzione. Queste modifiche possono includere l’aggiunta o la rimozione di pacchetti software, cambiamenti all’ambiente desktop o altre personalizzazioni. Ad esempio, Linux Mint è una derivata di Ubuntu, il che significa che è stata creata modificando Ubuntu cosiccome Ubuntu è una derivata di Debian che invece è una distribuzione GNU/Linux originale.
  2. Spin: in inglese significa principalmente “rotazione” ed è un termine utilizzato da Fedora per indicare le versioni personalizzate della distribuzione principale che offrono interfacce grafiche diverse o focalizzate su un utilizzo specifico. Gli “Spin” sono quindi delle distribuzioni GNU/Linux derivate ma con la particolarità di non creare una vera e propria nuova distribuzione bensì rimanere nel contesto di quella da cui nasce. A questa pagina Web puoi trovare tutte le versioni “Spin” di Fedora.
  3. Flavors: i “flavors” (in italiano “sapori”) sono l’equivalente del termine “Spin” ma riferito alle versioni di Ubuntu come Kubuntu, Xubuntu, e Lubuntu. Ognuno di questi ha lo stesso nucleo di Ubuntu, ma utilizza un ambiente desktop diverso (KDE per Kubuntu, XFCE per Xubuntu, LXQt per Lubuntu) e ha un set diverso di pacchetti preinstallati. A questa pagina Web puoi trovare tutti i “Flavors” di Ubuntu.
  4. Remix: è un termine che viene spesso utilizzato per descrivere una versione modificata di una distribuzione esistente. Queste modifiche possono includere l’aggiunta o la rimozione di pacchetti software, cambiamenti all’ambiente desktop o altre personalizzazioni. Un “Remix” è quindi simile a “Spin” o “Flavor”, ma di solito non è supportato ufficialmente dalla distribuzione originale. Ad esempio, un “Remix” di Ubuntu è stato creato da un gruppo di utenti della comunità che desideravano utilizzare Ubuntu con un set diverso di pacchetti software o un ambiente desktop diverso ed è Ubuntu Cinnamon Remix, che utilizza l’ambiente desktop Cinnamon di Linux Mint sulla base del codice di Ubuntu. Questo è stato un progetto della comunità ma in seguito è stato ufficialmente supportato da Canonical, la società che sviluppa Ubuntu, ed oggi fa parte dei “Flavors” ufficiali di Ubuntu.
  5. Remaster: il termine “remaster” si riferisce al processo di creazione di una nuova immagine ISO di una distribuzione GNU/Linux esistente con modifiche personalizzate. Questo può includere l’aggiunta o la rimozione di pacchetti software, la modifica delle impostazioni di sistema o altre personalizzazioni. Il risultato è una versione “remastered” della distribuzione che può essere installata su altri computer. Ad esempio, potresti “remasterizzare” una distribuzione per includere alcuni pacchetti software che utilizzi frequentemente, in modo da non doverli installare ogni volta che installi la distribuzione su un nuovo computer.

Inoltre, tipicamente nel mondo informatico, la versione standard di alcuni software si chiama “Vanilla” in italiano “vaniglia” e questo ad esempio è tipico del kernel Linux originale che è ufficialmente definito come tale per distinguerlo dalle sue derivazioni come:

  • XanMod: un kernel Linux personalizzato per le alte prestazioni, che include patch per ottimizzare la latenza, il throughput, la scalabilità e la stabilità
  • Zen: un kernel Linux ottimizzato per il desktop, che include patch per migliorare la reattività, la sicurezza, la gestione dell’energia e il supporto hardware
  • Liquorix: un kernel Linux basato su Zen Kernel, che offre una migliore esperienza di gioco, multimediale e multitasking, grazie a patch per il bilanciamento del carico, lo scheduling, la memoria e il filesystem

Anche nella comunità di Ubuntu spesso ci si riferisce alla capofila da cui derivano tutti i vari “Flavors” come “Vanilla”.

Spero che queste spiegazioni ti siano state di aiuto per capire meglio questi concetti.

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