Slackware: la distribuzione GNU/Linux tradizionale
Slackware, creata da Patrick Volkerding nel 1992, è la più antica distribuzione GNU/Linux sopravvissuta. Biforcato dal progetto SLS ormai fuori produzione, Slackware 1.0 era distribuito su 24 floppy ed era basato sulla versione 0.99pl11-alpha del kernel Linux.
Storia e filosofia di Slackware
Divenne rapidamente la distribuzione GNU/Linux più popolare, con alcune stime che collocavano la sua quota di mercato all’80% di tutte le installazioni Linux nel 1995. La sua popolarità diminuì drasticamente con l’arrivo di Red Hat Linux e di altre distribuzioni più facili da usare, ma Slackware rimane. un sistema operativo molto apprezzato dagli amministratori di sistema e dagli utenti desktop più tecnici ed esperti.
Slackware è una distribuzione molto tecnica e pulita, con un numero molto limitato di utilità personalizzate. Utilizza un semplice programma di installazione del sistema basato su testo e un sistema di gestione dei pacchetti relativamente primitivo che non risolve le dipendenze del software. Di conseguenza, Slackware è considerata una delle distribuzioni più pulite e purtroppo “buggate” oggi disponibili ma, per fortuna, la mancanza di miglioramenti specifici di Slackware riduce la probabilità che nuovi bug vengano introdotti nel sistema. Tutta la configurazione viene eseguita modificando file di testo.
C’è un detto nella comunità Linux secondo cui se impari Red Hat, conoscerai Red Hat, ma se impari Slackware, conoscerai Linux. Ciò è particolarmente vero oggi, quando molte altre distribuzioni GNU/Linux continuano a sviluppare prodotti altamente personalizzati per soddisfare le esigenze degli utenti Linux meno tecnici ed esperti.
Sebbene questa filosofia di semplicità abbia i suoi seguaci, la verità è che nel mondo di oggi Slackware sta diventando sempre più un “sistema centrale o di base” su cui vengono costruite nuove soluzioni personalizzate, piuttosto che una distribuzione completa con un’ampia varietà di software compatibili.
L’unica eccezione è il mercato dei server, dove Slackware rimane popolare, anche se anche qui la complessa procedura di aggiornamento della distribuzione e la mancanza di strumenti automatizzati con supporto ufficiale per gli aggiornamenti di sicurezza la rendono sempre meno competitiva. L’atteggiamento conservatore di Slackware nei confronti dei componenti del sistema di base significa che richiede molto lavoro manuale post-installazione prima di poter essere adattato a un sistema desktop moderno.
- Vantaggi: considerata altamente stabile, pulita e con forte aderenza ai principi UNIX.
- Contro: numero limitato di applicazioni ufficialmente supportate; conservatore nella scelta del pacchetto base; complessa procedura di aggiornamento.
- Gestione dei pacchetti software: “pkgtool” per pacchetti compressi in 4 formati Slackware.
- Edizioni disponibili: CD e DVD di installazione per processori a 32 bit (i486) e 64 bit (x86_64).
- Alternative suggerite basate su Slackware: Salix (desktop, live CD) che è la più conosciuta, Zenwalk Linux (desktop), Porteus (live CD con KDE, LXDE, MATE, Razor-qt o Xfce) e Slax (desktop, live CD)
Caratteristiche principali:
- Semplicità nel design: Slackware è nota per il suo approccio minimalista. L’installazione e la configurazione vengono eseguite tramite script semplici e diretti, consentendo agli utenti di avere il pieno controllo sul proprio sistema.
- Nessuno strumento di configurazione automatica: a differenza di altre distribuzioni che incorporano strumenti di configurazione automatizzata, Slackware si affida agli utenti per apprendere e comprendere la configurazione manuale del sistema. Questo può essere difficile per i nuovi arrivati ma favorisce anche una profonda comprensione del funzionamento interno del sistema.
- Sistema di pacchetti basato su Tar: Slackware utilizza il formato di file “tar” per i suoi pacchetti. Sebbene possa sembrare vecchio rispetto ai più moderni sistemi di gestione dei pacchetti, fornisce semplicità e coerenza durante l’installazione del software.
- Stabilità e sviluppo continuo: Slackware è nota per la sua stabilità e un approccio conservativo agli aggiornamenti. Sebbene non venga aggiornato con la stessa frequenza di alcune distribuzioni più moderne, gli aggiornamenti vengono testati accuratamente per garantire l’affidabilità del sistema.
Installazione di Slackware
Installare Slackware può essere impegnativo per chi non ha familiarità con i concetti fondamentali di Unix. Tuttavia, si tratta pur sempre di un prezioso processo formativo e offre un maggiore controllo sulla configurazione del sistema. Gli utenti possono scaricare l’ultima versione dal sito ufficiale Slackware (www.slackware.com/) e seguire le istruzioni dettagliate del programma di installazione.
Comunità e supporto
Anche se Slackware potrebbe non avere la stessa massiccia base di utenti di alcune distribuzioni più popolari, ha una comunità leale e attiva. I forum online e la documentazione ufficiale forniscono risorse preziose per gli utenti che cercano aiuto e guida.
Scopri di più su Slackware
Per ulteriori informazioni, consultare l’annuncio ufficiale e le note di rilascio dell’ultima versione disponibile Slackware 15. Per un elenco completo dei pacchetti inclusi, consultare l’elenco dei pacchetti.
Gli script di creazione per tutti i tipi di software aggiuntivo per Slackware 15.0 possono essere trovati sul sito web slackbuilds.org.
Slackware 15 non ha una versione ufficiale Live allora dai un’occhiata a Slackware Live Edition! Questa è un’installazione completa di Slackware che può essere eseguita da un DVD o da una chiavetta USB realizzata da Eric Hameleers. Ecco dove trovarla: https://download.liveslak.org/
Ulteriore documentazione su Slackware è presente sul sito di documentazione docs.slackware.com.
Slackware potrebbe non è l’opzione più adatta ai principianti, ma la sua attenzione alla semplicità, alla stabilità e alla fedeltà ai principi Unix originali lo rende una scelta affascinante per coloro che cercano un’esperienza Linux più profonda ed educativa. Con l’avanzare della tecnologia, Slackware continua a mantenere la sua identità unica nel panorama della distribuzione GNU/Linux, attirando coloro che cercano un approccio più puro e diretto al sistema operativo open source.
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