Il governo indiano promuove DIR-V, un progetto per l’adozione standard dell’architettura open-source RISC-V
Nell’articolo “In India, RISC-V Is the New Linux” apparso su FossForce si parla per l’appunto di RISC-V e di come il governo indiano stia cercando di porlo alla base delle scelte tecnologiche dello stato. RISC-V è una ISA (Instruction Set Architecture) open-source basata su RISC (Reduced Instruction Set Computing). È progettata per essere flessibile, estendibile e adattabile a una vasta gamma di applicazioni, dalle piccole periferiche IoT (Internet of Things) ai grandi data center.
A rendere RISC-V rilevante è la sua natura open-source, poiché il design dell’architettura è disponibile pubblicamente per chiunque voglia contribuire e adattare l’architettura per soddisfare le proprie esigenze. Tanto per dire, nonostante Intel sia nota principalmente per la sua architettura x86, ha dimostrato interesse e coinvolgimento nella tecnologia RISC-V, ed è entrata a far parte di RISE, un progetto della Linux Foundation il cui acronimo significa RISC-V Software Ecosystem.
Tornando all’India, in un articolo scritto da Pritam Bordoloi ed apparso su Analytics India Magazine l’autore riporta le parole del ministro indiano Rajeev Chandrasekhar (con un passato da tecnico proprio nel campo dei chip):
It is certainly our ambition as a country and with hundreds and thousands of engineers amongst the audience that we will master and become if not the global leader but certainly amongst the world’s leading nations in propagating and navigating the capabilities and capacities to create innovation around the RISC V and DIR V family of chips and systems. The government of India is fully committed to making DIR-V the Indian ISA (Instruction Set Architecture)
È certamente la nostra ambizione come Paese e con centinaia e migliaia di ingegneri tra il pubblico padroneggiare e diventare se non il leader globale, certamente una tra le nazioni leader a livello mondiale nella propagazione e nella navigazione delle capacità per creare innovazione attorno alla famiglia di chip RISC-V e DIR-V. Il governo indiano è pienamente impegnato a rendere DIR-V l’ISA (Instruction Set Architecture) indiano.
Se vi state chiedendo cosa sia DIR-V, altro non è che un ennesimo acronimo, che sta per Digital India RISC-V, quindi nella sostanza è il nome del programma governativo teso a sviluppare la tecnologia RISC-V.
Rimane il fatto che l’India abbia fatto (o voglia fare) l’all-in su questa architettura, per cui sono previste la creazione di diecimila posti di lavoro e le cui innovazioni si rifletteranno su tutta la community per via della sua natura open-source.
Considerato come già oggi le maggiori distribuzioni supportano l’architettura in questione, vedi Debian, Fedora, Ubuntu e OpenSUSE, il futuro di RISC-V appare sempre più roseo.
Raoul Scarazzini
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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