Le novità in arrivo con il kernel Linux 6.7

kernel Linux

Il kernel Linux è il componente fondamentale di ogni distribuzione basato su Linux, come Ubuntu, Fedora, Debian e molte altre. Il kernel Linux si occupa di gestire le risorse hardware, di comunicare con i dispositivi periferici, di fornire le funzioni di base per le applicazioni e di garantire la sicurezza e la stabilità del sistema. Il kernel Linux è in continuo sviluppo e aggiornamento, grazie al contributo di migliaia di sviluppatori in tutto il mondo. Ogni 2 o 3 mesi, viene rilasciata una nuova versione del kernel, che introduce nuove funzionalità, migliorie e correzioni di bug. La versione attuale del kernel Linux è la 6.6, rilasciata il 30 ottobre 2023. La prossima versione sarà la 6.7, che è attualmente in fase di sviluppo e che dovrebbe essere rilasciata entro la fine di gennaio 2023. In questo articolo, vi parlerò di alcune delle novità e delle news che ci aspettano con il kernel Linux 6.7.

Una delle novità più importanti del kernel Linux 6.7 riguarda il filesystem bcachefs, che è stato finalmente incluso nel kernel dopo anni di sviluppo e di test. Bcachefs è un filesystem che mira a combinare le caratteristiche di prestazioni e affidabilità dei filesystem esistenti come Btrfs con un’implementazione altamente efficiente basata su tecnologie come la cache a blocchi. Bcachefs offre funzionalità avanzate come la compressione, la deduplicazione, il checksum, lo snapshot, il raid, il tiering e il caching. Bcachefs è stato creato da Kent Overstreet, uno degli ex sviluppatori di Btrfs, che ha deciso di creare un nuovo filesystem da zero per superare i limiti e i problemi di Btrfs. Bcachefs era stato proposto per l’inclusione nel kernel Linux 6.6, ma era stato respinto per alcuni problemi tecnici. Ora, invece, è stato accettato e sarà disponibile per tutti gli utenti che vorranno provare questo nuovo e promettente filesystem.

Un’altra novità del kernel Linux 6.7 riguarda il supporto per i binari a 32 bit. Nell’era del 64 bit, è facile pensare che i binari a 32 bit siano ormai obsoleti e inutili. Tuttavia, ci sono ancora molte applicazioni e giochi che richiedono i binari a 32 bit per funzionare, e molti utenti che hanno bisogno di usare queste applicazioni e giochi. Per questo motivo, il kernel Linux ha sempre mantenuto il supporto per i binari a 32 bit, anche se questo comporta una maggiore complessità e un maggior consumo di risorse. Tuttavia, con il kernel Linux 6.7, le cose potrebbero cambiare. Infatti, è stata proposta una patch che rende il supporto per i binari a 32 bit opzionale e non più obbligatorio. Questo significa che gli utenti potranno scegliere se abilitare o disabilitare il supporto per i binari a 32 bit a seconda delle loro esigenze. Questo potrebbe portare a un kernel più snello, veloce e sicuro, ma anche a una maggiore difficoltà di compatibilità con le applicazioni e i giochi a 32 bit.

Un’altra novità del kernel Linux 6.7 riguarda il supporto per le CPU Intel Itanium. Le CPU Intel Itanium sono delle CPU a 64 bit basate sull’architettura IA-64, che sono state progettate per offrire elevate prestazioni e affidabilità per i server e i sistemi ad alta affidabilità. Tuttavia, le CPU Intel Itanium non hanno mai avuto un grande successo commerciale, a causa della loro elevata complessità, del loro alto costo e della loro scarsa compatibilità con le applicazioni x86. Per questo motivo, Intel ha annunciato nel 2019 la fine della produzione delle CPU Itanium, e ha consegnato gli ultimi esemplari nel 2021. Il kernel Linux ha sempre supportato le CPU Itanium, ma ora ha deciso di abbandonarle. Infatti, con il kernel Linux 6.7, il supporto per le CPU Itanium è stato rimosso, a causa della mancanza di manutenzione e di interesse da parte degli sviluppatori e degli utenti. Questo significa che gli utenti che hanno ancora dei sistemi basati su Itanium dovranno usare il kernel Linux 6.6 o versioni precedenti, oppure migrare verso altre architetture.

Un’altra novità del kernel Linux 6.7 riguarda il sottosistema del suono, che include il supporto per diversi nuovi dispositivi e piattaforme. Tra questi, ci sono il supporto per le piattaforme con il codec ES83xx, il supporto per il processore audio AMD ACP 6.3 e 7.0, il supporto per i dispositivi Awinc AT87390 e AW88399, il supporto per diverse piattaforme Intel, Mediatek, Qualcomm, Richtek e Texas Instruments. Inoltre, il sottosistema del suono ha anche apportato alcune modifiche per prepararsi all’introduzione del nuovo driver grafico “Xe” di Intel, che sarà basato sul motore Chromium e che supporterà le CPU Intel Tigerlake e successive. Per supportare l’audio HDMI e simili, il driver del suono Intel HDA si interfaccia con il driver grafico i915. Le modifiche fatte per il kernel Linux 6.7 rimuovono queste dipendenze esplicite dal driver i915 per prepararsi al driver Xe.

Un’altra novità del kernel Linux 6.7 riguarda il sottosistema della crittografia, che include diverse migliorie e correzioni. Tra queste, ci sono la riduzione del ruolo di alcuni algoritmi di hashing insicuri o obsoleti, come SHA1, MD4 e MD5, che non saranno più usati per la firma dei moduli del kernel o per l’importazione dei certificati X.509. Inoltre, il sottosistema della crittografia ha anche aggiunto il supporto per il nuovo algoritmo di cifratura a chiave simmetrica XChaCha20, che è una variante di ChaCha20 con un nonce più lungo (un numero casuale o pseudo-casuale che ha una dimensione maggiore in termini di bit) e una maggiore sicurezza.

Queste sono solo alcune delle novità e delle news che ci aspettano con il kernel Linux 6.7. Ce ne sono molte altre che potete scoprire visitando i siti web delle varie comunità e progetti. Il kernel Linux 6.7 è attualmente in fase di sviluppo e di test, e dovrebbe essere rilasciato entro la fine di gennaio 2023.

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