BrowserBox è ora open source sotto licenza GPL v3
Qualche giorno fa è stata diffusa la notizia che Dosyago ha preso la decisione di rilasciare il codice sorgente della piattaforma BrowserBox Pro sotto licenza GPLv3.
Per quelli di voi che non conoscono BrowserBox, dovreste sapere che si tratta di una potente applicazione RBI (Remote Browser Isolation) che offre funzionalità di streaming avanzate e un set di funzionalità superiore per un’esperienza di navigazione migliorata.
È come avere una connessione desktop remota progettata specificamente per trasmettere il contenuto di un browser web. Ciò consente una varietà di casi d’uso, tra cui la navigazione sicura, la navigazione collaborativa, l’automazione del browser e altro ancora.
BrowserBox fornisce una sorta di proxy per la navigazione dei siti, che assume la funzione di visualizzare le pagine Web fornite all’utente tramite un’interfaccia Web che replica l’interfaccia del browser. Il codice (JavaScript, HTML e CSS) dei siti aperti tramite questa interfaccia web viene elaborato in un ambiente sandbox e solo il contenuto già renderizzato viene trasmesso al client.
Siamo lieti di annunciare che BrowserBox Pro, un potente strumento per la navigazione remota e l’isolamento del browser, è ora open source! Con questa mossa, il nostro obiettivo è favorire la collaborazione, promuovere l’innovazione e ampliare l’adozione di BrowserBox Pro tra sviluppatori e organizzazioni.
BrowserBox fornisce un ulteriore livello di protezione per i sistemi dei clienti durante la navigazione sul Web spostando le funzioni di elaborazione delle pagine Web in un ambiente isolato che può essere eseguito su un altro host o in un ambiente cloud. Il contenuto già sottoposto a rendering viene trasferito al sistema client. Il codice della piattaforma è scritto in JavaScript utilizzando il framework Node.js.
Questo approccio consente di proteggere il sistema del client in caso di presenza di componenti dannosi sul sito o di sfruttamento di vulnerabilità senza patch nel browser: i tentativi di attacco non vanno oltre la sandbox e non possono colpire il client, poiché il contenuto non è renderizzato ovvero elaborato nel tuo browser, ma gli viene inviata solo una “immagine” pronta all’uso.
Lo spostamento dell’elaborazione delle pagine Web su un servizio separato può essere utilizzato anche per nascondere gli indirizzi IP degli utenti, proteggere dal tracciamento dei movimenti e impedire l’identificazione indiretta del dispositivo.
BrowserBox Pro è disponibile con diverse licenze per adattarsi a vari scenari di utilizzo:
Uso open source: se stai creando un’applicazione open source con una licenza compatibile con la GNU General Public License v3 (GPLv3), puoi utilizzare BrowserBox Pro secondo i termini della GPLv3.
Uso non commerciale: BrowserBox Pro può essere utilizzato gratuitamente in impostazioni non commerciali. Ciò include istituzioni governative e pubbliche, organizzazioni senza scopo di lucro, ricercatori privati e individui che non prevedono un’applicazione commerciale. Gli utenti non commerciali sono protetti dai termini della Polyform Non-Commercial License 1.0.
Uso commerciale: per uso commerciale, closed source, non GPL o altro uso proprietario, BrowserBox Pro offre una licenza commerciale che consente di utilizzare il software in prodotti e applicazioni commerciali senza le disposizioni della GPLv3. Questa licenza garantisce che il tuo codice rimanga proprietario e ti dà la libertà di sviluppare siti commerciali, servizi, progetti e applicazioni utilizzando BrowserBox Pro.
Per acquistare una licenza commerciale o esplorare le diverse opzioni di licenza, visita il sito web di BrowserBox Pro.
Oltre alla protezione, BrowserBox Pro fornisce anche alcune funzionalità avanzate, come il supporto per la condivisione di una singola sessione del browser con più utenti (modalità multiplayer con chat generale), streaming pubblico di sessioni con siti web e applicazioni (streaming tramite WebRTC), embed altro siti Web tramite <iframe>, lavorare come thin client per sistemi a basso consumo, creare chioschi Internet (ad esempio, utilizzare terminali in un internet cafè), registrare sessioni con siti Web, preparare guide visive per lavorare con applicazioni Web.
È possibile utilizzare componenti interni separati di BrowserBox per creare le proprie edizioni di proxy Web, automatizzare il lavoro con il browser, creare console e simulatori interattivi. Sono supportate la configurazione flessibile dell’interfaccia Web e la gestione del consumo di risorse. Per accedere al sistema client in un ambiente esterno isolato senza creare un socket di ascolto sulla porta di rete, è possibile utilizzare l’inoltro su SSH.
Infine, se sei interessato a poter saperne di più, puoi controllare i dettagli nel seguente link.
Fonte: https://www.linuxadictos.com/browserbox-ya-es-de-codigo-abierto-bajo-la-gpl-v3.html
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