Canonical continuerà non solo a promuovere i pacchetti Ubuntu di tipo Snap, ma a preferirli ai container Docker!
Le distribuzioni come Ubuntu evolvono costantemente, certe volte abbracciano strade a cui poi rinunciano (quanti si ricordano l’abbandono di Unity in favore di GNOME?) certe altre modificano i presupposti di gestione di alcuni loro elementi, vedi la nuova gestione delle PPA (Personal Package Archives) che dovrebbe snellire la gestione di questi repository aggiuntivi.
Su una cosa però Canonical, l’azienda dietro ad Ubuntu, è sempre stata chiara e decisa: la distribuzione delle applicazioni preferita e prediletta è quella degli Snap. Il nome deriva da Snapcraft, un framework di sviluppo ed insieme una metodologia che consente ai creatori di costruire e pubblicare all’interno di uno store le applicazioni. Ne esistono davvero tante, ad esempio se siete appassionati di videogiochi dovete provare lo Snap di Steam o se siete sviluppatori troverete conforto nello Snap di VisualStudio Code.
L’utilizzo di Snap non è troppo apprezzato da quanti, come il progetto Linux Mint, ritengono l’azienda di Mark Shuttleworth monopolista dello store, ma rimane il fatto che Canonical, qualsiasi tipo di applicazione sviluppi su Ubuntu (vedi MicroK8s), la fa diventare uno Snap.
La convinzione dei benefici di questa tecnologia è talmente alta da sembrare quasi religiosa, e portare a comparazioni che possono apparire forzate. Si prenda ad esempio questo articolo dal titolo particolarmente eloquente: Docker vs Snaps: a side by side comparison.
Certo, i presupposti e le differenze sono piuttosto chiare all’autore, il quale indica subito come Docker fornisca un modo rapido ed efficiente per definire container per i servizi cloud, mentre gli snap sono invece dedicati alla distribuzione di applicazioni Linux.
Quindi due ambiti che paiono imparagonabili. Eppure questa immagine, presente nell’articolo racconta tutta un’altra storia:
Ed andrebbe tutto bene, non fosse che la predominanza di X rosse sulla colonna Docker fa apparire chiaro l’intento generale dell’articolo ossia che, in qualche modo, Snap è meglio. Lo scopo? Verosimilmente la promozione del progetto di de-dockerizzazione delle applicazioni che Canonical sta promuovendo da qualche tempo, in particolare per gli ambiti edge: migrate your docker project to snaps.
Quindi siamo di fronte a una Marketta? Si stanno confrontando le mele con le pere per puri scopi di marketing? A voi la scelta, quello che però sappiamo è che questo tipo di comparazioni rischiano di confondere le idee a quanti fanno già fatica ad orientarsi nel mondo cloud-native attuale, già dinamico di suo.
Cosa ci salverà tutti quindi? La competenza. Quella non sbaglia mai.
Raoul Scarazzini
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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