Il Kernel Linux 6.3 è arrivato e porta con sé novità di ogni tipo, nonostante non sarà LTS
Si è chiusa la merge window del Kernel Linux 6.3 e questo significa, oltre all’apertura della nuova merge window relativa alla prossima versione 6.4 (per la quale ci sono già due dozzine di pull request in coda), che la nuova release è ufficiale.
A leggere le parole di Linus Torvalds questa release è stata tranquilla, sorprendentemente tranquilla, oltre che puntuale, quindi qualche raccomandazione pare d’obbligo:
That doesn’t mean that something nasty couldn’t have been lurking all these weeks, of course, but let’s just take things at face value and hope it all means that everything is fine, and it really was a nice controlled release cycle. It happens.
Il fatto che sia stata una release tranquilla non significa che qualcosa di brutto possa essere sfuggito nelle scorse settimane, chiaramente, ma prendiamo le cose per quello che sono e speriamo questo significhi tutto sia a posto, e che sia stato un divertente e controllato ciclo di release. Succede.
In ogni caso, l’invito a smentire queste affermazioni è d’obbligo, e con un prove me wrong il dittatore benevolo ricorda che il vero luogo per testare le nuove versioni del Kernel è il mondo reale.
Ma cosa contiene questa release?
È stato aggiunto il supporto per il multi actuator degli hard disk che sarà utile per le distribuzioni cloud su larga scala, poiché consentono prestazioni più veloci visto che utilizzano un secondo set di testine di lettura/scrittura.
È stato poi aggiunto il supporto per la Kernel Address Space Layout Randomization, disponibile solo per le CPU cinesi di tipo RISC-V Loongson.
Microsoft ha aggiunto il supporto del nested hypervisor (virtualizzazione in macchine virtuali) per Hyper-V, mentre il supporto per le CPU Meteor Lake di Intel è completamente funzionante.
Da specifiche questo Kernel Linux 6.3 consentirà alle interfacce di rete gigabit di Intel di abbattere la velocità del 60%, che negli ultimi anni aveva pesato su questi dispositivi.
Altre caratteristiche/miglioramenti includono il supporto per le imminenti CPU e schede grafiche AMD, supporto per Indirect Branch Restricted Speculation di AMD (per aiutare a mitigare le vulnerabilità di Spectre, siamo sempre lì), supporto per le istruzioni scalable matrix extension 2 per l’architettura ARM, supporto per la crittografia basata su AES-SHA2 con NFS, ottimizzazioni EXT4, un driver Btrfs più veloce e un’interfaccia controller Steam Deck nativa in HID.
Insomma, chi più ne ha, più ne metta, tutt’altro che una release anonima.
Non è ancora disponibile, ovviamente, pacchettizzata in una distribuzione, ma questa nuova versione (così come tutte) è scaricabile da kernel.org, pronta da provare.
Raoul Scarazzini
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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