È aprile, tempo di Ubuntu, ecco l’aragosta lunare, Ubuntu 23.04, Lunar Lobster
Puntuale, come ogni aprile, ecco la pubblicazione da parte di Canonical di Lunar Lobster, la versione 23.04 di Ubuntu. Il CEO di Canonical, Mark Shuttleworth, si pronuncia particolarmente entusiasta della release e, nonostante questa non sarà un Long Term Support/LTS (o forse in un certo senso proprio per questo) le novità che descrive sembrano essere piuttosto interessanti:
This Ubuntu milestone release demonstrates our progress in raising the bar for the enterprise developer desktops, thanks to our best-in-class Linux integration with Active Directory Domain Services and now Azure Active Directory. Our expanded investment in Ubuntu gaming means your downtime is just as satisfying.Questa milestone release di Ubuntu dimostra i nostri progressi nell’alzare l’asticella verso i desktop per sviluppatori di classe enterprise, grazie alle migliori integrazioni sulla piazza con i servizi Active Directory Domain ed ora anche Azure Active Directory. L’ulteriore impegno che abbiamo messo nella sezione gaming di Ubuntu garantirà tempo libero di pari qualità.
L’installer è stato migliorato, e segna un significativo passo avanti per la distribuzione aziendale e la personalizzazione su larga scala, il tutto grazie a Subiquity che vuole essere un’interfaccia univoca e uniforme per le installazioni desktop e server.
Delle integrazioni migliorate con Active Directory ha già parlato Shuttleworth mentre nell’ambito sviluppo, in aggiunta alle consuete runtime aggiornate dei vari linguaggi Python, Java, Go, C, C++, Rust e .Net nella nuova release sono incluse anche le ultime versioni di Docker e Containerd (non scontato, visto che in Red Hat queste non sono presenti in virtù di Podman) che offrono una migliore sicurezza dei container e gestione del loro ciclo di vita. Gli ambienti LXD, su cui Canonical punta sempre molto, sono anche più facili da implementare grazie al pre-seeding in cloud-init e al supporto hotplug di rete.
Miglioramenti alle applicazioni Snap (sì, Canonical non vi rinuncerà mai) di cui fanno parte anche i giochi descritti in apertura. Canonical dice che oltre 150.000 giocatori hanno scaricato Steam snap beta (che era disponibile in early access), e che ora è promosso al canale stabile. Lo snap di Steam raggruppa le dipendenze chiave per eseguire titoli nuovi e meno recenti senza la necessità di abilitare e gestire PPA aggiuntive, quindi la possibilità di giocare mediante Steam è nativa, con librerie a 32 bit e driver Mesa all’avanguardia.
Insomma, sarà pure una release transitoria, ma con tutti i requisiti per essere un’eccellente strumento di lavoro. Voi l’avete già provata? Fatecelo sapere nei commenti!
Raoul Scarazzini
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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