Un’importante vittoria della Software Freedom Conservancy per i diritti dell’OpenSource: la GPLv2 è un contratto.
L’organizzazione non-profit Software Freedom Conservancy (SFC) che si occupa di promuovere e difendere, tra le altre cose, la licenza GPL, ha vinto una mozione presso la corte federale, relativamente ad un’accusa mossa verso l’azienda Vizio, per vedere il caso spostato alla corte federale di Orange County, California.
La storia è raccontata da ZDNet in questo interessante articolo. La Software Freedom Conservancy aveva accusato Vizio di aver abusato della GPL all’interno del suo prodotto (basato su Linux) chiamato SmartCast OS. Inizialmente l’accusa era stata rigettata da Vizio, la quale contestava alla Software Freedom Conservancy il diritto di reclamare il codice, che però era GPL.
La contestazione della Software Freedom Conservancy nasce dal fatto che all’interno del firmware (quindi una porzione di codice chiuso) sono contenute porzioni intere di Linux e del codice sorgente di altri software open-source (come BusyBox, la stessa bash, ffmpeg e via dicendo) distribuiti mediante GPLv2, che quindi danno diritto a tutti (utenti dell’apparato e sviluppatori) di poter modificare, migliorare e condividere il software.
Il direttore esecutivo di Software Freedom Conservancy, Karen M. Sandler, ha spiegato:
The ruling is a watershed moment in the history of copyleft licensing. This ruling shows that the GPL agreements function both as copyright licenses and as a contractual agreement.
La sentenza è un momento spartiacque nella storia delle licenze copyleft. Questa sentenza mostra che gli accordi GPL funzionano sia come licenze di copyright che come accordo contrattuale
E l’importanza della sentenza è proprio in queste parole. Nella comunità legale del software libero e open-source (FOSS) le persone sostengono erroneamente che la GPL e altre licenze copyleft funzionano solo come licenze di copyright, mentre questa decisione afferma chiaramente che la GPL funge anche da contratto.
La Software Freedom Conservancy specifica poi di non essere alla ricerca di soldi, ma solo dei sorgenti perché, questa sentenza lo dimostra, la fornitura di questi è parte del contratto GPLv2.
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