Secondo Shuttleworth il 2023 potrebbe davvero essere l’anno della IPO per Canonical
Nel recente passato, viste le grandi movimentazioni nelle aziende open-source, a partire dall’acquisizione di Red Hat da parte di IBM, così come la preparazione di SUSE alla IPO (Initial Public Offering, ossia il processo che porta un’azienda ad essere quotata in borsa) è stato chiesto più volte a Mark Shuttleworth, fondatore e CEO di Canonical, quali progetti avesse per la sua creatura.
Subito dopo l’acquisizione di Red Hat (ottobre 2018) il papà di Ubuntu aveva chiaramente (e piccatamente) affermato che non avrebbe mai venduto Canonical, poiché il suo imperativo era quello di mantenersi indipendente. Ma in concomitanza all’uscita di Ubuntu 20.04 (quindi ad aprile 2020) aveva cominciato a parlare di presupposti per una IPO, che al tempo mancavano.
Oggi le cose paiono decisamente cambiate. Come racconta questo articolo di FossForce, stando alle ultime dichiarazioni di Mark Shuttleworth, Canonical potrebbe avere la sua IPO nel 2023. Queste le parole riportate nell’articolo:
We are on track to float the business. And now I’m pretty confident that we will do that in 2023, and so we’re taking active steps at the board level and in our finance operation — various other parts of the business — to be prepared for that. We’re now effectively on a very clear program to a flotation of the business next year.
Stiamo mantenendo il nostro business sano. Sono piuttosto fiducioso nel 2023 potremo farla [la IPO] e quindi ci stiamo muovendo attivamente a livello dirigenziale e finanziario – ed in varie altre parti del business – per essere pronti. Ad oggi abbiamo un programma molto chiaro per avere una quotazione della nostra attività il prossimo anno.
Con 175 milioni di fatturato Canonical rimane sideralmente lontana dalle vette di Red Hat (che ragiona in miliardi di fatturato, e nel 2021 sono stati più di 6) ed anche consistentemente lontana da SUSE che si attesta intorno ai 500 milioni, ma per base di installato e diffusione ha delle potenzialità oggettivamente enormi.
Quanto le parole di Mark Shuttleworth si tradurranno in realtà lo scopriremo solamente nel 2023, ma l’idea è quella di non trattenere il fiato, poiché in passato situazioni simili erano state accennate, per poi essere smentite. La realtà dei fatti è che sarà necessario un incremento consistente tanto del fatturato quanto dei ricavi effettivi per rendere Canonical appetibile ai mercati.
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