Finalmente la posizione ufficiale di Stallman e della FSF in merito allo tsunami seguito al reintegro
Nuova puntata in merito alla vicenda del reintegro di Richard M. Stallman all’interno del board of directors della Free Software Foundation: entrambe le entità (che a questo punto si inizia a dubitare siano distinte) si sono pronunciate con delle dichiarazioni ufficiali, finalmente firmate, in merito all’argomento.
Alle 10:24 del 12 aprile RMS (è così che lo stesso Richard M. Stallman si riferisce a se stesso) si è sostanzialmente scusato con il mondo:
Sometimes I lost my temper because I didn’t have the social skills to avoid it. Some people could cope with this; others were hurt. I apologize to each of them.
A volte perdevo le staffe perché non avevo le abilità sociali per evitarlo. Alcune persone riuscivano a sopportarlo, altre ci rimanevano male. Mi scuso con ognuna di loro.
La nota rilevante è che questa ci risulta essere la prima volta in cui Stallman pronuncia una scusa in maniera pubblica e sebbene tutto sembri apparire una giustificazione, “io sono così, non ci posso far nulla”, in realtà alla fine del discorso poco altro si aggiunge a quello che già sapevamo, se non che Stallman ha affermato di ignorare come la sua difesa di Minsky potesse apparire come una giustificazione dell’operato di Epstein.
Finita qui? Manco a dirlo.
Un minuto dopo, alle 10:25 del 12 aprile ecco apparire il post della Free Software Foundation nel quale, esplicitamente, viene scritto:
We decided to bring RMS back because we missed his wisdom […] RMS acknowledges that he has made mistakes. He has sincere regrets, especially at how anger toward him personally has negatively impacted the reputation and mission of FSF.
Abbiamo deciso di reintegrare RMS perché ci mancava la sua saggezza […] RMS riconosce di aver fatto degli errori. È sinceramente dispiaciuto, specialmente per come la rabbia nei suoi confronti ha avuto un impatto negativo sulla reputazione e la missione di FSF.
Quindi alla Free Software Foundation Richard M. Stallman serve, o meglio, la saggezza di Stallman serve e quindi, visto che si è scusato è corretto reintegrarlo.
Fine della storia, tutti contenti? Ho decisamente paura di no. Se le scuse di Richard M. Stallman sono sincere viene da chiedersi perché pubblicarle ora, dopo due anni dai fatti contestati? Nel suo post la Free Software Foundation dice di aver gestito male la comunicazione del reintegro di Stallman, ma pare decisamente che la lezione non sia servita, poiché questi due post congiunti, il secondo a un minuto di distanza che fa riferimento con un link al primo, non indirizzano alcuno dei problemi contestati.
C’è da scommettere che delle scuse che sembrano preconfezionate e che sono, più di tutto, tardive, non basteranno certo ad aziende come Red Hat per tornare sulle proprie decisioni. Insomma, l’orizzonte della Free Software Foundation dopo questi annunci pare più oscuro che mai.
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