La prima release di AlmaLinux, alternativa OpenSource compatibile con CentOS e basata su RHEL, è disponibile per il download
L’azienda CloudLinux, mediante un sondaggio di cui abbiamo già parlato aveva chiarito le intenzioni della community in seguito all’ormai nota questione della fine del supporto a CentOS annunciata da Red Hat: il 60,5% di quanti hanno risposto al sondaggio aspetta che un fork di CentOS venga rilasciato.
Forti di questa certezza, CloudLinux ha portato avanti il suo progetto della creazione appunto di un fork, chiamato AlmaLinux, ed anche in questo caso ve ne abbiamo già raccontato, ma la cosa interessante è che è stata rilasciata la prima versione ufficiale, insieme quindi alle ISO e soprattutto un migration script che dovrebbe agevolare la migrazione per tutti gli utenti.
Sta proprio qui il punto di forza principale del progetto AlmaLinux, in questi tre punti messi in chiaro sul sito di riferimento:
Effortless transition from CentOS, with minimal investment and no software changes
Rapid switch from CentOS to AlmaLinux OS.
Zero switching downtime, migrate even large server fleets in an instantTransizione da CentOS senza effort, con investimento minimo e nessun cambiamento software
Switch rapido da CentOS ad AlmaLinux OS
Nessun downtime, e migrazione di intere flotte di server in un istante
Quindi, nella sostanza, a fronte di un investimento poco rilevante a livello di configurazioni, quello che CloudLinux garantisce è che questo AlmaLinux OS sarà senza ombra di dubbio l’alternativa più rapida, indolore e, questo lo diciamo noi, salva vita per gli untenti di CentOS.
Tutto questo senza tralasciare l’aspetto più rilevante: AlmaLinux OS sarà completamente supportato da CloudLinux e sempre free. Infatti l’investimento iniziale di CloudLinux (e stiamo parlando di un milione di dollari) copre fino all’intero anno 2029.
Delle alternative presentate sino ad oggi, AlmaLinux OS pare racchiudere tutte le esigenze degli utenti orfani di CentOS, esprimendo al contempo una solidità di progetto (che ovviamente andrà messa alla prova dei fatti) che forse nemmeno CentOS stessa aveva.
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