Il gigante europeo SUSE sarà scorporato da EQT in un’IPO entro la fine dell’anno.
SUSE Linux è una distribuzione GNU/Linux di origine tedesca e sviluppata principalmente in Europa, la prima versione è stata rilasciata nei primi mesi del 1994 ed è quindi la distribuzione GNU/Linux commerciale più longeva.
Nel corso degli anni SUSE ha cambiato proprietario in diverse occasioni, senza mai subire alcun contraccolpo.
Fondata come gruppo di consulenza Unix, il 2 settembre 1992 a Norimberga in Germania, da quattro giovani poco più che ventenni nel 2004, a 10 anni dalla prima release è avvenuto il primo cambio societario essendo stata acquisita da Novell.
Quindi nel 2010 un nuovo cambio al vertice con Attachmate, che grazie anche ad alcuni fondi Microsoft, ha acquistato Novell e di conseguenza anche SUSE.
Nel 2014 Micro Focus ha acquistato Attachmate dividendo SUSE come divisione indipendente, per finire alla situazione attuale con la svedese EQT che ha acquisito SUSE da Micro Focus per $2,5 miliardi a marzo 2019.
L’azienda ha avuto molto successo sotto la guida di EQT, i ricavi del terzo trimestre riportati a settembre 2020, sono aumentati del 14%, il valore ACV (Annual Contract Value) ha avuto una crescita dell’81%, segnando 14 trimestri consecutivi di aumento anno su anno.
Da segnalare inoltre un aumento del 35% negli accordi stipulati con i clienti, una crescita del 50% delle prenotazioni per SUSE Linux Enterprise Server (SLES) per applicazioni SAP.
Ultimo ma non per importanza, a Luglio 2020 ha completato l’acquisizione di Rancher Labs, azienda che sviluppa il programma open source per la gestione di Kubernetes. L’acquisizione si vocifera sia stata completata per una cifra compresa tra i 600 e i 700 milioni di dollari.
Nonostante i costanti aumenti di ricavo, la situazione in casa SUSE sta nuovamente cambiando: EQT vorrebbe ora lanciare una IPO (Initial Public Offering) da 6 miliardi.
La sigla IPO sta a indicare che una società intende quotarsi sul mercato azionario offrendo le proprie azioni agli investitori, lasciando quindi intendere che SUSE potrebbe presto passare nuovamente di mano per un prezzo superiore al doppio rispetto al prezzo d’acquisto pagato da EQT.
Quest’ultima ha intensificato i preparativi e ha scelto un sindacato di banche per organizzare l’accordo, che dovrebbe iniziare a Maggio. Bank of America e Morgan Stanley eseguiranno l’accordo come coordinatori globali con l’aiuto di Goldman Sachs e Deutsche Bank.
Le varie parti in gioco hanno rifiutato di commentare e resteremo dunque in attesa dei prossimi sviluppi per vedere a che quotazione SUSE verrà lanciata sul mercato azionario e se effettivamente ci sarà l’ennesimo passaggio di consegne.
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