Il 2021 segnerà la fine di CentOS, solo Stream sopravviverà. Embrace, Extend, Extinguish
Quando nel settembre del 2019 abbiamo parlato dell’introduzione di CentOS Stream, la rolling release di CentOS, una delle riflessioni ad essere messa sul piatto fu che, verosimilmente, l’effort richiesto per mantenere tanto la versione di CentOS standard che quella Stream sarebbe stato troppo e che quindi, verosimilmente, delle due a sopravvivere sarebbe stata solo la seconda.
Certo non ci voleva Sherlock Holmes per capire come, a conti fatti, l’esistenza stessa di CentOS (nonostante questa distribuzione sia di fatto di Red Hat, che ne “possiede” tutti gli sviluppatori dal 2014) rappresentasse un mancato guadagno per Red Hat.
CentOS è RHEL (Red Hat Enterprise Linux), senza se, senza ma… E soprattutto senza brand. Da sempre tollerata, quindi annessa ed infine promossa come punto cardine del processo di promozione pacchetti in RHEL. Solo che da questa equazione perfetta, idilliaca e forse un filo utopica, mancava IBM.
Nel quartier generale qualcuno ha fatto ticchettare la penna, chiedendosi “ma siamo sicuri?”. Evidentemente la risposta deve essere stata no, perché insieme alla festa dell’immacolata ieri sulla mailing list centos-announce è arrivata anche la notizia che il progetto CentOS si concentrerà solo su CentOS Stream.
Cosa significa questo? Avete capito bene, bye bye CentOS. Almeno così come la conosciamo (e usiamo) in tanti.
CentOS Linux 8 terminerà di esistere, come una rebuild di Red Hat Enterprise Linux, alla fine del 2021, mentre CentOS Linux 7 invece sopravviverà, almeno finché Red Hat Enterprise Linux 7 sarà manutenuta (probabilmente visto il poco effort richiesto nella manutenzione).
Qualcuno se la sentirà di usare CentOS Stream in produzione? Non penso proprio. Stream nasce con tutt’altre prospettive e prerogative ed è, per natura, inadatta alla produzione.
Insomma, piaccia o meno, la distribuzione CentOS è morta.
Ora, io mi rendo conto che scrivendo questo potrei scatenare un polverone, ma poco importa, perché è la verità. Il processo avviato nel 2014 da Red Hat e conclusosi con l’annuncio di ieri è perfettamente confacente a questa politica:
- Embrace -> Assumi tutti gli sviluppatori.
- Extend -> Poni la tecnologia all’inizio del processo upstream e non più alla fine.
- Extinguish -> Termina CentOS così come è stata creata e falla diventare Red Hat Enterprise Linux Upstream.
Non penso ci sia molto altro da aggiungere. Anzi, una cosa, forse…
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