[Guida] Comando Tar: ecco come creare un backup o archivi compressi
In questa mini guida vi parlerò di tar come utility per effettuare backup, sia completi che incrementali. A livello enterprise, ovviamente, esistono soluzioni molto più avanzate come Amanda, Bacula o Clonezilla. Se non si hanno esigenze aziendali, tuttavia, tar può risultare molto comodo e semplicissimo da usare.
Tar come strumento per effettuare backup
I dati hanno un valore. Che sia economico o soltanto affettivo è buona norma conservarli al meglio. È essenziale, quindi, effettuare regolarmente dei backup del proprio sistema, per prevenire la perdita di documenti, foto o altro. L’hardware, infatti, può rompersi, così come altri fattori di rischio possono presentarsi, come l’errore umano o attacchi di malintenzionati. Oltre alle moderne soluzioni cloud è facile effettuare backup anche su supporti fisici. In tal caso bisogna ricordarsi che, in condizioni ambientali normali, della qualità fisica del prodotto e dell’obsolescenza, la vita media di un DVD è di 10 anni, quella di un hard disk 5.
Ecco quindi, che tool come tar possono essere utilizzati efficacemente per la creazione di archivi complessi. Se non ci troviamo in ambiente lavorativo, di solito per i backup ci si concentra sulla directory /home. Questa, infatti, è il filesystem più adatto a contenere tutti i dati degli utenti che utilizzato il pc. Sui sistemi GNU/Linux, l’archiviazione dei file può essere effettuata tramite il comando tar. È molto semplice da utilizzare, ed anche da comprendere poiché quando gli diamo in pasto una directory, questo tool ne conserva la gerarchia.
tar -cf archive.tar foo bar # Crea archive.tar dai file foo e bar tar -tvf archive.tar # Stampa il contenuto di archive.tar tar -xf archive.tar # Estrae tutti i file da archive.tar
Interessante anche l’opzione -M. Questa, infatti, utilizzata soprattutto quando i backup vengono effettuati su tape o cd, permette di salvare l’archivio su più volumi. È ovvio, però, che realizzare ogni volta un archivio di intere cartelle, che spesso possono raggiungere dimensioni notevoli, è una procedura estremamente lenta. Conviene, quindi, adottare una strategia mista. A seguito di un primo backup completo, si creano archivi incrementali:
tar --create --newer '2020-1-1' -vf archive.tar /home
Con questa istruzione, ad esempio, tar crea un backup incrementale dei file modificati da inizio anno in poi.
Comprimere i file in GNU/Linux
Come è noto tar può essere utilizzato anche come srumento per la compressione dei file. Le classiche opzioni che tutti i neofiti di GNU/Linux si trovano ad affrontare con un certo scetticismo, venendo da strumenti più semplici su Windows come 7zip o Winrar, sono:
tar zcvf file.tar.gz file #crea archivio compresso di tipo gzip tar jcvf file.tar.bz2 file #crea archivio compresso di tipo bzip2 tar Jcvf file.tar.xz file #crea archivio compresso di tipo xz tar xvf file.tar.gz #decomprime
Per approfondire il funzionamento di tar ed avere un elenco completo di tutte le funzionalità che offre, come al solito vi rimando alla relativa pagina del manuale, accessibile tramite la direttiva man tar.
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Fonte: https://www.lffl.org/2020/08/guida-utilizzare-tar-backup.html
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