PHP arriva alla versione 7.4 e le novità sono veramente parecchie
Proprio nel giorno del Ringraziamento americano, PHP.net ha rilasciato la versione 7.4 del popolare linguaggio di programmazione pensato per i server HTTP.
PHP è ancora molto usato, forse perché è stato uno dei primi linguaggi pensati per ricevere input tramite HTTP, fare qualche elaborazione e generare dell’output – tipicamente codice HTML. E proprio in questa visione, l’implementazione classica è come modulo di un server HTTP (Apache), che sia in grado di interpretare le istruzioni PHP opportunamente segnate nelle pagine HTML richieste al server.
Il client riceverà solo codice HTML, senza sapere quale parte del codice è stato scritto (statico) e quale generato (dinamico).
Grazie alla flessibilità – ed alla potenza – di PHP, in questo linguaggio sono stati scritti veri e propri programmi per qualsiasi cosa, dalla gestione dei DB (phpMyAdmin), ai – per chi se li ricorda – forum (phpBB), ai videogiochi multiplayer-massivi da fare via browser (come OGame – e questa è una chicca per dinosauri come me), fino ad arrivare a questo blog (WordPress)!
Insomma, forse non c’era bisogno di sottolineare l’importanza di PHP ma avrete capito che qualsiasi miglioria di questo linguaggio può avere ricadute eccezionalmente ampie.
Le novità presenti, rispetto alla precedente 7.3, sono molte e molto interessanti, ma evidentemente non sufficienti a giustificare un salto alla versione 8.0. Noi vi presenteremo una nostra breve selezione dei punti più salienti.
- FFI – Foreign Function Interface (interfaccia per la funzione straniera): questa forse è la novità maggiore: permette di inglobare dati, strutture dati o funzioni scritte in C, notoriamente un linguaggio efficiente. In questa maniera è possibile caricare intere librerie ed usarle – già compilate.
- Opcache preload – precaricamento Opcache: PHP è un linguaggio interpretato, quindi il codice è letto ed eseguito ogni volta che viene invocato. Con questa funzionalità viene indicato che una parte del codice è usata molte volte, e quindi viene interpretata e lasciata in memoria finché il server è attivo, guadagnando parecchio in prestazioni (secondo Phoronix).
- Tipi negli attributi degli oggetti: PHP supporta la programmazione ad oggetti, ma finora non aveva un controllo rigido del tipo di dati usati da un oggetto: nel 2019, una vera mancanza.
- Spacchettizzazione di un array in un altro: una sintassi particolare permette di inserire gli elementi di un array all’interno della definizione di un altro, permettendo di fatto la composizione di più array in uno unico
Se aggiungiamo anche un incremento apprezzabile delle prestazioni medie, non possiamo che esclamare una cosa: non vediamo l’ora di poterla installare sui nostri server!
Voi?
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