Linus Torvalds non è (più) un programmatore

 

Linus Torvalds

I don’t know coding at all anymore. Most of the code I write is in my e-mails. So somebody sends me a patch … I [reply with] pseudo code. I’m so used to editing patches now I sometimes edit patches and send out the patch without having ever tested it. I literally wrote it in the mail and say, ‘I think this is how it should be done,’ but this is what I do, I am not a programmer.

Non so più programmare, La maggior parte del codice che scrivo è nelle mie email. Qualcuno mi inoltra una patch, io rispondo con dello pseudo code. Sono ormai così abituato che in qualche caso modifico il codice delle patch e lo inoltro senza nemmeno averlo testato. Lo scrivo direttamente nel testo della mail e dico ‘Penso sia quesot il modo in cui debba essere fatto’, ma questo è quello che faccio, non sono un programmatore.

Per sua stessa ammissione quindi, Linus Torvalds non è più un programmatore. O meglio non si sente più tale. Quelle qualche riga più in alto sono proprio le sue parole durante una chiacchierata pubblica con Dirk Hohndel, Chief Open Source Officer di VMWare, durante l’ Open Source Summit Europe a Lyon, in Francia.

Il suo interlocutore ha quindi chiesto: “Qual è allora il tuo lavoro?” Torvalds risponde: “Leggo e scrivo un sacco di email. Il mio lavoro è, alla fine, dire ‘no’. Qualcuno dovrà pur dire no a quella patch e/o a questa richiesta di merge. E siccome gli sviluppatori sanno che potrebbero fare qualcosa che potrebbe tradursi in un mio ‘no’, finiscono per scrivere codice addirittura migliore. Tuttavia, In alcuni casi le modifiche al codice sono così ovvie che non richiedono alcun commento o messaggio da parte mia, ma rimangono comunque episodi molto rari.

Il ruolo che riveste oggi è quindi quello di maintainer, che ha a cuore il progetto che porta avanti da ormai diversi anni e che soprattutto è convinto che il lavoro di coloro che vogliono contribuire al progetto debba essere rispettato anche nei casi in cui il codice prodotto non sia qualitativamente valido. Ciò che è fondamentale è soprattutto ricevere un feedback a riguardo.

La sua creatura è diventata un perno centrale dell’industria IT, e tutto questo sembra in qualche modo aver ricoperto tutto di un alone di serietà, disposizione più o meno diametralmente opposta alla tendenza che ha dato i natali a Linux.

Doveroso ricordare che il pinguino non è l’unico progetto regalato alla comunità, anzi, ciò che in qualche modo rassicura Torvalds di non essere un one-trick pony (espressione più o meno traducibile in “essere competenti soltanto in una determinata cosa”) è Git e la sua “percentuale di adozione” tra gli sviluppatori.

Fonte: https://www.miamammausalinux.org/2019/10/linus-torvalds-non-e-piu-un-programmatore/

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