La Provincia di Bolzano dice addio all’OpenSource
FUSS (Free Upgrade for a digitally Sustainable School) è una distribuzione nata nel 2005 grazie ai finanziamenti del Fondo Sociale Europeo, attualmente adottata e mantenuta dalla Direzione Istruzione e Formazione della Provincia di Bolzano. FUSS è basata su Debian 8 (server) e 9 (client) utilizzando Xfce come ambiente grafico.
Come si intuisce dal nome, questa distribuzione si rivolge alle scuole primarie e secondarie ed offre una soluzione completa sia lato server che lato client.
Attualmente FUSS è utilizzato nelle scuole di lingua italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, circa 60 istituti, per un totale di 65 server e quasi 4000 workstation.
Il progetto FUSS, sulla carta, è davvero notevole: per ciascun istituto scolastico è previsto un referente tecnico che fa da tramite verso i tecnici FUSS, che si occupano di manutenzione ed assistenza, ed il nucleo FUSS che invece interviene lato software. Il gruppo FUSS si prefigge quattro obiettivi:
- l’utilizzo di software Open Source;
- l’utilizzo di formati open (come quelli di LibreOffice, ad esempio);
- la possibilità di creare contenuti liberi ed accessibili a chiunque;
- la garanzia di fornire a chiunque il diritto ad libero accesso alla conoscenza.
Insomma, come abbiamo già ribadito più volte sul nostro blog, non è solo una mera questione di budget (che comunque non è indifferente quando si parlano di 4000 licenze), ma anche di etica. Sì, fortunatamente qualche persona che ne ha una esiste ancora.
Purtroppo l’Assessorato Provinciale alla Scuola durante la sua ultima conferenza ha annunciato, tra la sorpresa dei presenti pare, di voler interrompere questo percorso nel mondo Open Source e di passare tutto nelle mani di Microsoft.
In passato era stata fatta la proposta per il passaggio a FUSS anche alle scuole di lingua tedesca ma i colleghi hanno risposto con un gentile “Danke ma nein danke”, sottolineando il fatto che dalle scuole italiane arrivassero un po’ troppe lamentele per l’utilizzo di FUSS.
Se poi aggiungiamo anche il fatto che l’attuale assessore alla scuola abbia più volte manifestato l’interesse e la propensione per il passaggio a Microsoft, al Pinguino non rimangono molte chance di sopravvivenza.
Nonostante si cerchi di spingere per l’utilizzo di software Open Source incoraggiando la collaborazione per sviluppare nuove soluzioni (come ad esempio nella PA), qualcosa sembra sempre andare per il verso sbagliato ed alla fine si ritorna sempre al “buon vecchio Windows” dove “funziona sempre tutto” e “non ci sono tutti questi problemi”.
Linux è davvero così ingestibile? O forse c’è anche una buona dose di incompetenza digitale?
Nel frattempo il Gruppo Sostenibilità Digitale Bolzano ed il LUG di Bolzano hanno avviato una raccolta firme per farsi sentire e magari trovare una soluzione per non buttare al vento quasi 15 anni di lavoro.
Fonte: https://www.miamammausalinux.org/2019/09/la-provincia-di-bolzano-dice-addio-allopensource/
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