Guida a Manjaro Linux: installazione, passaggi preliminari e preparazione di un sistema EFI.

Manjaro Linux noto anche come Manjaro, è una distribuzione basata su Arch Linux, che supporta ufficialmente gli ambienti desktop Xfce, KDE Plasma o GNOME.

Manjaro offre dei supporti di installazione che predispongono una prima installazione completa (ad esempio, con l’ambiente grafico Plasma o Xfce preconfigurato); di contro, Arch Linux offre un’installazione minimale, lasciando all’utente la responsabilità di configurare il proprio sistema nel dettaglio.

Manjaro supporta molteplici versioni del kernel Linux, e offre dei tool grafici per installare una o più versioni del kernel, a scelta dell’utente.

Manjaro

Passaggi preliminari

Il primo passo per installare Manjaro è scegliere la versione che si preferisce, tra quelle ufficiali (Xfce, KDE, GNOME) e quelle mantenute dalla comunità degli utenti (GNOME, i3, LXQt e molte altre). Dopo aver effettuato la scelta bisogna portare a termine il download, come indicato in questa pagina.

Bisogna infine creare un dispositivo di avvio, utilizzando una chiavetta od un disco che abbia una dimensione superiore a quella del file ISO, per portare a termine questo procedimento è possibile fare riferimento a questa pagina. Le immagini ISO di Manjaro possono essere utilizzate per installare Manjaro come principale sistema operativo, in parallelo ad altri sistemi o all’interno di una macchina virtuale (per esempio tramite VirtualBox).

Per effettuare l’installazione è necessario avviare il sistema live contenuto nel dispositivo di avvio appena creato, eseguire un riavvio del computer (o della macchina virtuale) dopo la connessione del dispositivo di installazione dovrebbe essere sufficiente per iniziare la procedura. Se il computer continua ad avviarsi nel sistema operativo preesistente nonostante questo, si consiglia di verificare che:

L’immagine ISO scaricata e/o il dispositivo di installazione utilizzato non siano corrotti;
Il dispositivo d’installazione, che sia una chiavetta USB od un disco ottico, sia in cima alla lista dei dispositivi di avvio, sopra gli hard disk, di modo che sia considerato come prima scelta per l’avvio.
Il controllo e la modifica dell’ordine di avvio, se necessario, richiede l’accesso alle impostazioni del BIOS del computer interessato, nel caso in cui si intenda installare Manjaro come sistema operativo principale, oppure alle Impostazioni di sistema di VirtualBox nel caso in cui si voglia installare all’interno di una macchina virtuale.

Se si dispone già di una partizione o directory /home, e si desidera mantenere i dati contenuti in essa, assicurarsi di avere chiari i concetti base del partizionamento dei dischi prima di iniziare l’installazione di Manjaro; può essere utile consultare anche la pagina relativa ai file nascosti nella partizione /home.

Manjaro

Nota: Per effettuare l’installazione è consigliata la presenza di una connessione ad internet.

Preparazione di un sistema EFI.

Nei moderni computer è presente un sistema di avvio particolare, chiamato EFI, che ha portato con sé vantaggi e svantaggi; uno degli svantaggi è sicuramente la necessità di una corretta configurazione dalle impotazioni del BIOS prima di poter effettuare l’installazione di un nuovo sistema operativo GNU/Linux.

Per accedere alle impostazioni del BIOS consultare il manuale della propria scheda madre o del proprio portatile. Alcuni esempi:

molti portatili Lenovo (serie Ideapad) dispongono di un piccolo tastino vicino a quello di accensione che avvia il computer direttamente in un menu da cui è possibile accedere alle impostazioni del BIOS;
molte schede madri per desktop richiedono la pressione del tasto Canc durante l’accensione per accedere a queste impostazioni;
nei portatili dotati di sistemi Windows successivi alla versione 8, non è sufficiente premere il tasto consigliato durante l’accensione; bisogna prima avviare il sistema Windows, poi tenendo premuto il tasto Shift (il tasto che permette di scrivere le lettere maiuscole) cliccare sulle icone che permettono di spegnere il sistema Windows, all’avvio successivo sarà possibile premere la consueta scorciatoia per accedere alle impostazioni del BIOS;
i portatili Asus, in generale, richiedono la pressione prolungata del tasto F2 prima e durante l’accensione, fino al raggiungimento della schermata desiderata.

Una volta raggiunte le impostazioni del BIOS è necessario:

disabilitare il Fast Boot, se presente (la differenza nei tempi di avvio, dopo qualche riavvio, sarà trascurabile);
controllare che non ci sia nessuna opzione preferenziale per Windows attiva (Preferred System/Allowed System o qualcosa di simile, è spesso presente), se viene trovata bisogna impostarla di modo che possa avviare qualunque sistema operativo (non comprometterà l’avvio di Windows);
disabilitare il Secure Boot, questo non comprometterà la sicurezza del sistema, è solo un verifica sull’autenticità del sistema operativo.

A questo punto è possibile impostare, sempre dalle impostazioni del BIOS, le preferenze sui dispositivi di avvio per permettere alla chiavetta USB od al disco di installazione di Manjaro di far partire il sistema live. Infine è sufficiente inserire il supporto di installazione di Manjaro e riavviare il computer, questo dovrebbe essere sufficiente per accedere al sistema di installazione.

Se il sistema viene avviato correttamente verrà visualizzata una schermata simile a quella in figura. La prima voce permette di avviare il sistema con i driver open-source della scheda grafica, in caso di problemi con questa scelta è possibile provare la seconda che avvia il sistema con i driver proprietari della scheda grafica. L’ultima scelta dovrebbe permettere avviare il computer in modo normale, senza considerare il sistema live contenuto nel  supporto di installazione

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/NelRegnoDiLinux/~3/fTQJdceqJD0/guida-amanjaro-linux-installazione.html

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